(15/03/2017) – DOMENICALI, ONE YEAR AT LAMBORGHINI (F1?). Stefano Domenicali festeggia oggi il suo primo anno da Presidente e Amministratore Delegato Lamborghini con un Bilancio record: nel 2016, per la prima volta, il fatturato ha superato i 900 milioni di Euro, passando da 872 a 906 milioni di Euro (+4%). Anche le vendite mondiali sono aumentate del 7%, passando da 3.245 a 3.457 unità. Manca solo la F1! L’ex uomo Ferrari gongola: “L’Azienda è in una fase di espansione straordinaria, grazie al prossimo ampliamento del portafoglio prodotti, del sito produttivo e la creazione di nuovi posti di lavoro. Tutto questo è frutto del lavoro impareggiabile del nostro team, a cui si deve il successo di oggi”. Superato il naturale “trauma” della separazione da Maranello, il manager di Imola ha ingranato la marcia alta ed è più che mai intenzionato a fare concorrenza al Cavallino. Fino alla F1? è lecito domandarsi. (VEDI SOTTO LA LAMBO F1 1990)
LA STRATEGIA – Penso si tratti di un obiettivo certo, ma non a breve. Dopo il ritiro dai Rally (la VW Polo) e da Le Mans (Audi via, Porsche rimane) a seguito del noto Dieselgate, il Gruppo VW (e anche Audi-Lamborghini) si sta riposizionando e ritengo che il rilancio prenderà in considerazione anche le corse. Quale vetrina migliore della F1 per ripresentarsi, se con i nuovi proprietari della Liberty Media la massima formula intraprenderà una strada di maggiore popolarità e innovazione? Lamborghini è proprio il marchio giusto per sfidare gli altri big e, guarda caso, Domenicali ha voluto un esemplare della Lambo (di Forghieri) in esposizione permanente nella sede di Sant’Agata Bolognese. Come a dire: c’eravamo, possiamo tornare ad esserci.
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Lo scandalo emissioni sta avendo un costo salato per il Gruppo e quindi, prima di affrontare nuove ingenti spese, occorrerà fare cassa. Lamborghini ha la soluzione pronta: il lancio sul mercato del terzo modello di produzione, il super SUV Urus, previsto per il 2018, che avrà un prezzo pari a poco meno di 200mila euro e grazie al quale si prevede di raddoppiare le attuali vendite annue di 3.500 vetture. La sfida di Domenicali è anche di immagine: ha chiamato l’altro ex ferrarista Antonio Ghini ad rivitalizzare del Museo, il territorio circostante viene riempito di riferimenti della Casa del Toro e quest’anno le Finali Mondiali avranno luogo all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, sta rafforzando il senso di appartenenza dei dipendenti. Il lavoro, tutto sommato, è appena cominciato ma è ben chiaro dove si vuole arrivare.