(10/4/2018) – F1, MOTOGP: GUYS AND DOLLS! (THE WISDOM OF AGOSTINI). GP Barhain F1 e Argentina MotoGP, the days after. E va bene: abbiamo atteso la notte che porta consiglio, raffreddato gli ardori, assorbito l’adrenalina e pure riflettuto a lungo (o quasi) ma c’è poco da fare: dal Medio Oriente al Sudamerica è stata una domenica…di ordinaria follia. Verstappen-Hamilton, Raikkonen-Cigarini, Rossi-Marquez; incidenti, gambe fratturate, scontri, cadute e improperi vari. La F 1 annoia? Eccovi serviti! La MotoGP in mano alla Ducati? Macchè, Cratchlow è il leader della classifica e gli alfieri Yamaha e Honda sono di nuovi ai ferri corti, come nel 2015. Cortissimi! Chi ha sbagliato in questa giornata da bulli e pupi?
HAMILTON – VERSTAPPEN: SCINTILLE – Una cosa è certa. E’ un inizio di stagione molto nervoso. Irrispettoso, per dirla alla Hamilton. Perché? Perché le gerarchie stabilite sui giornali prima dell’accensione dei motori sono state messe in discussione dai primi riscontri in pista e piloti e centauri, che sono pur sempre esseri umani ma selvaggiamente votati alla vittoria, in questi frangenti reagiscono purtroppo spesso in maniera inconsulta. Verstappen non ha particolarmente brillato nei test pre-campionato né, finora, nelle due gare in Australia e Barhain. Ed eccolo puntualmente finire addosso ad Hamilton (sabato addosso a un muro), a sua volta piuttosto seccato dal dover recitare, per ora, un ruolo non da protagonista. Per l’olandese “c’era abbastanza spazio per entrambi” ma l’epiteto rivolto dal quattro volte campione del mondo all’olandese (“è una testa di c…”) la dice lunga sul nervosismo a fior di pelle..
RAIKKONEN HA FATTO STRIKE – Vettel fa doppietta (200 GP, 10 vinti col Cavallino), Raikkonen fa strike ai box! Il finlandese, ovviamente, non ha colpa del fattaccio accaduto al pit-stop ma davvero non era in preventivo un errore..alla Haas (vedi Melbourne) da parte dei magics meccanici di Maranello. Invece qualcosa è andato storto e il buon Francesco Cigarini ci ha rimesso un arto inferiore mentre Kimi ha perso – sempre lui – la chance di un nuovo buon risultato con questa SF71H che sembra gli vada a genio. Iceman sta perdendo la pazienza: avete visto con quanta stizza ha abbandonato la monoposto stoppata dopo la concitata ripartenza gettando il volante nell’abitacolo? Effettivamente, dopo Montecarlo 2017 e dopo il “non fottetemi in questo modo” di Melbourne, ora anche questo! E’ troppo!?
ROSSI E MARQUEZ MAI AMICI – Infine, riecco il duo peppermint Rossi – Marquez. Qualcuno pensava davvero che fossero diventati grandi amici dopo i noti fatti – spinte e calci, ci risiamo – del 2015 in Malesia? Macchè, è come Senna e Prost che nel 1990 a Monza si riappacificarono pubblicamente e a Suzuka andarono alla resa dei conti. Certo, lo spagnolo sembra proprio aver esagerato ma ha dato la sua versione – “ho sbagliato, senza acqua in pista non sarebbe accaduto” – e chiesto scusa. Dall’altra parte, Rossi ha ragioni da vendere nel vedersi attaccato in così malo modo e finire a terra, perdendo punti preziosi. Difficile trovare una quadra. Difficile ricomporre. Ripeto: Marquez ha esagerato e va redarguito severamente ma magari anche Gibernau ha ancora da ridire sull’attacco di un’arrembante e sfacciato Rossi all’ultima curva di Jerez nel 2005 (con lo spagnolo battuto ancora dolorante ad una spalla sul podio).
Appare allora salomonica e condivisibile la posizione di Giacomo Agostini riassunta sotto in pillole da assumere a pancia piena con un bicchiere d’acqua (fresca).
“Possiamo andare una vita avanti a polemizzare però non è giusto perché il nostro sport è questo. In F1 è uguale, si spingono, si buttano fuori, si tamponano. Certo cerchiamo di non esagerare, Marquez ha sbagliato e si è scusato, speriamo non lo faccia più”.
“Non è vero come dice Rossi che Marquez punta alla gamba dei piloti, ora sono tutti un po’ nervosi e tutti stanno esagerando. Quello che è successo ieri tra Marquez e Rossi è successo a tutti, è successo a me, è successo a Valentino Rossi. E’ sempre stata una lotta così, naturalmente è sempre giusto avere rispetto, è sempre giusto non buttare la gente a terra”.
Le scuse di Marquez? Sono momenti difficili appena terminata la gara hai ancora l’adrenalina a 100. Forse era meglio aspettare un quarto d’ora, 20 minuti in più, forse si calmavano le acque, però se non vai subito dicono ‘ecco non è andato a scusarsi’, insomma è una situazione molto difficile sia se tu vai o se non vai e dicono che sei un bastardo che non si è scusato.