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GILLES VILLENEUVE, LA MOSTRA: I MITI NON MUOIONO MAI

Gilles Villeneuve – Foto Ercole Colombo
(9/5/2018) GILLES VILLENEUVE’S EXHIBITION. Sono i giorni di Gilles Villeneuve: l’8 maggio 1982 il pilota della Ferrari volava via per sempre a Zolder ma la sua stella non si è mai oscurata. Fino al 22 luglio, il Monza Eni Circuit – Museo Autodromo ospita la mostra “Gilles Villeneuve. Il mito che non muore, che ripercorre la storia umana e sportiva di uno dei piloti più amati dagli appassionati. La rassegna, curata da Giorgio Terruzzi ed Ercole Colombo, organizzata e prodotta da ViDi, in collaborazione con Autodromo Nazionale Monza SIAS SpA, Automobile Club Milano e il Museo Gilles Villeneuve di Berthierville, con il patrocinio del Comune di Monza e la Reggia di Monza, presenta oltre 170 fotografie di Ercole Colombo, mitico fotoreporter della F1. Orari: giovedì e venerdì: 10-13; 14-18. sabato e domenica: 10-19. Lunedì, martedì e mercoledì chiuso. Biglietti: Intero: 9 Euro. Ridotto: 7 Euro.
LE IMPRESE DELL’AVIATORE – Fino al 3 giugno sarà possibile ammirare la Ferrari 312 T4, proveniente dalle Cantine Giacobazzi, storico sponsor personale di Gilles fin dagli albori del suo inaspettato sbarco a Maranello. La monoposto è la stessa protagonista dell’indimenticabile duello a ruote fumanti con la Renault di René Arnoux sul circuito di Digione nel 1979; Gilles conquistò quell’anno tre gran premi, a Kyalami in Sudafrica e a Long Beach e Watkins Glen. La rassegna è arricchita da alcune immagini provenienti dal Museo Villeneuve di Berthierville in Canada, da un video realizzato per l’occasione con una testimonianza di Mauro Forghieri, oltre che da una sezione con altri oggetti e memorabilia legati al mito di Villeneuve. Il percorso espositivo segue un doppio canale, in cui alle immagini di Colombo fanno da contrappunto i testi di Terruzzi che racconta la vita di Gilles dal 1950, anno della sua nascita, mentre la mostra raccoglie le immagini più significative e inedite di una carriera sfolgorante: dai clamorosi incidenti che portarono al soprannome ‘Aviatore’, alla prima vittoria ottenuta sul circuito di casa a Montreal nel 1978, al duello epico con René Arnoux. Sorpassi, azzardi, sbandate che fecero nascere tra i ferraristi quella “Febbre Villeneuve” che ancora permane.

DA GILLES A JACQUES – La mostra prosegue con la ricostruzione del funesto 1982, dalla lite in pista e fuori con il compagno di squadra Didier Pironi al Gran Premio di San Marino, fino al tragico incidente di Zolder. Ma c’è anche una sala dedicata alla…continuità: al figlio Jacques, autore di uno storico tris di vittorie: il campionato Cart americano, la 500 miglia di Indianapolis e il campionato del mondo di F1, nel 1997, al termine del quale disse “Credo che papà sarebbe orgoglioso di me”. La rassegna presenta infine una sezione inedita che ospita una fedele ricostruzione del contesto di vita professionale di Villeneuve, con i bolidi di F1 e la curva di un circuito, interamente costruiti in mattoncini Lego®, che si lega in un ideale gemellaggio con la rassegna Star Wars is back!, in corso fino al 30 settembre a Villa Mirabello.

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