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POST FRENCH GP / HAMILTON MEGA HAMMER, VETTEL MISSING, LECLERC E RICCIARDO SHOW

(24/6/2019) – C’è qualcuno che può “salvare” questo campionato? La domanda è d’obbligo dopo l’ennesima vittoria solitaria di Lewis Hamilton al Gran Premio di Francia. Il fatto è che anche la risposta sembra obbligata: no. Ieri non ci è riuscito l’unico altro a disporre di quell’arma micidiale che è la Mercedes W09 e cioè Valtteri Bottas, completamente annichilito dall’inglese. Né, dopo la bella prova di Montreal, ci è riuscita la Ferrari che se la cava con uno stantio refrain: “Non era una pista favorevole a noi”… Dunque? Dunque tanta noia, come si è visto ieri su un circuito storico ma snaturato da chicane – addio rettilineo del Mistral duro e puro – e colate di asfalto ovunque. Ho detto storico ma snaturato: un po’ come si è ridotta questa F1 sonnolenta e senz’anima. Si salvano il solito Ricciardo che, certo, ha un po’ esagerato ma che assurdamente, dopo aver subito disattenzioni alla Red Bull, ora guida una monoposto non ancora competitiva (ah, Ferrari cosa ti sei fatta sfuggire!), e poi Leclerc. Il ferrarista non può rimproverarsi nulla: al massimo sia in prova che in gara, coronata da un buon terzo posto finale con attacco a Bottas fino all’ultima curva. La sua verve fa da contraltare alla gara-ombra del compagno di squadra Vettel che nel week end francese non ha mai trovato il giusto feeling con la SF90 e si deve accontentare del quinto posto dietro il solito “guastafeste” Verstappen (anche lui in ribasso però). Il fatto che, nella fase calda del campionato, il giovane Charles sopravanzi nettamente in qualifica e in gara il quattro volte campione del mondo deve far riflettere. Vettel ha compromesso tutto il sabato, sebbene anche lui non avrebbe potuto ambire più del terzo gradino del podio, come in Canada ha rovinato tutto con l’uscita di pista sotto pressione di Hamilton. C’è sempre qualcosa che non va nel tedesco e questo è abbastanza sconcertante e inoltre così si perdono punti pesanti da capitalizzare nella sia pur remotissima ipotesi di un calo delle frecce d’argento o di un possibile harakiri interno tra Hamilton e Bottas. Quest’ultimo, sia pur frastornato dalla prepotenza dell’inglese, ha dichiarato – meno male – che non demorde e che Lewis non è imbattibile. Lo provi.


Il campionato degli altri ha visto la conferma della ritrovata competitività della Mc Laren ora quarta forza tra i Costruttori: complimenti a Sainz, molto concreto, e a Norris. Detto di Ricciardo, la Renault, che correva in casa, non ha fatto una bella figura a dimostrazione che c’è ancora un po’ di confusione dalle parti di Abiteboul e Prost. C’era da aspettarsi una gara matura da parte di Raikkonen e così è stato: dietro il compagno di squadra Giovinazzi in qualifica, ha poi inquadrato alla grande la gara ed è stato ancora lui a portare punti all’Alfa Romeo alla vigilia del 109° compleanno della Casa del Biscione. Senza punti ma non senza coraggio la prova della Toro Rosso e soprattutto dei suoi due piloti Kvyat e Albon, autori di bei sorpassi. Decisamente in ribasso le azioni della Racing Point e della Haas che nonostante un pacchetto tecnico di tutto rispetto pagano carenze varie che andrebbero analizzate meglio e risolte. Russell e Kubica, al solito, se la vedono tra di loro e, al solito, l’inglese tiene dietro il polacco… Vabbè, qualche giorno e si corre in Austria. Ai bei tempi l’appuntamento con Zeltweg era ad agosto e sovente la pioggia rendeva emozionate la gara. Vien da sperare che qualche goccia arrivi anche a giugno altrimenti…buonanotte a tutti!!!

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