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FLAVIO BRIATORE 70 ANNI, IN F1 AMATO E ODIATO

(10/4/2010) – Domenica 12 aprile Flavio Briatore compie 70 anni. Il Geometra di Verzuolo si è ritagliato una fetta di storia della Formula 1: c’è a chi piace, c’è a chi non piace affatto ma i suoi metodi hanno prodotto risultati (titoli mondiali 1994-1995 con la Benetton; 2005-2006 con la Renault). Con molti piloti ha litigato di brutto (Moreno, Alesi, Trulli), con altri ha creato binomi di assoluta redditività (Schumacher, Alonso). Dai grandi boss della F1 era visto con una certa ammirazione (Ecclestone) o con assoluto disprezzo (Mosley). Insomma, capite, un personaggio dalle mille sfaccettature che vado a riassumere con le sue stesse parole a seconda dei momenti più eclatanti nei quali è stato coinvolto. READ MORE




BRIATORE & MICHAEL SCHUMACHERSchumacher era uno dei tre o quattro piloti che avevo nella mia lista. C’era Wendlinger, c’era Frentzen, e c’era anche Schumacher. Di Michael mi affascinava il cognome, io sono appassionato di calcio, e Schumacher era il portiere della Germania

 

– Anche Senna era contro di me, sempre perché Moreno era brasiliano. Bernie Ecclestone non aveva idea di chi fosse Michael Schumacher. Nessuno era convinto della scelta di Michael, mi dicevano che era troppo giovane, troppo questo, troppo quello. Io ero molto determinato, tutti erano dubbiosi. Dissi a Luciano Benetton che averlo in squadra era l’unico modo per noi di vincere un campionato.

 

– La verità è che non avevamo i soldi per firmare con un buon pilota, un campione del mondo o una stella. Tutti ridevano di noi, ecco perché dovevamo cercare un talento.

 

– Michael fu il primo ad avere uno specifico approccio fisico allo sport, così feci fare una palestra in fabbrica. Non mollava e non si lamentava mai: se c’era qualche problema, lavorava ore per risolverlo. Nessuno aveva mai visto un comportamento simile prima. Noi avevamo un ottimo rapporto, anche se litigavamo spesso. Nessuno credeva in lui perchè era troppo giovane, ma io lo feci ed ebbi ragione.

 

BRIATORE & ALONSOAll’epoca Renault aveva rilevato il team, che era diventato molto grande, con circa 350 dipendenti. Presi un rischio, ma dovevo farlo. Avevamo i migliori ingegneri, con molta esperienza. Alonso  era in Minardi, ma aveva un contratto con me che ero il suo manager. Capii che era speciale quando parlai con Giancarlo Minardi. All’epoca avevo in squadra Button, l’eroe degli inglesi. Renault non era contenta di venderlo perchè aveva un grande mercato in Inghilterra, ma li convinsiFernando andò subito fortissimo, Pat Symonds mi disse subito che era un fenomeno.

 

BRIATORE & LA FERRARI La Ferrari  mi cercò la prima volta tra il 1994 e il 1995. Parlai seriamente con Umberto Agnelli, ma ero troppo impegnato con la Benetton con la quale avevo anche una partecipazione del 30%. Poi ho parlato con Montezemolo quando era presidente, ma non abbiamo trovato la quadra.












-Leclerc è veramente fortissimo, con due gran palle e lo sta dimostrando Se fossi stato in Ferrari avrei corso il rischio, prendendolo immediatamente al posto di Raikkonen, con Kimi si sa che non si va da nessuna parte

 

– Alonso alla Ferrari? Se vogliono vincere si. Se nel 2018 ci fosse stato Alonso, la Ferrari avrebbe vinto il Mondiale

 

– Sono sicuro che Vettel non sia un pilota finito, ma solo disorientato. Ha tutto per ritrovare la giusta concentrazione e recuperare il tempo perduto. A mio parere la Ferrari ha avuto la macchina migliore, ma sia la squadra che Sebastian hanno commesso degli errori e si sono persi. Lui è il primo nemico di se stesso

 

BRIATORE, MAX MOSLEY & il CRASHGATE Qualcuno mi ha odiato tutta la vita come Mosley, l’ ex presidente della Fia.

 

– Mi hanno incolpato di tutto, ma poi sono stato riabilitato da un Tribunale di Parigi. In F1, che per me era un prodotto come un altro, un business, mi hanno fatto la guerra tutti.

 

BRIATORE & ALESI – (GP Italia 2001, post Twin Towers e incidente di Zanardi, i piloti pensano di partire senza sorpassi. Briatore non è d’accordo) ALESI: Mi stupisco che personaggi così possano essere alla Renault. BRIATORE: Per fortuna che Alesi è l’ultimo anno che corre in Formula 1.

 

BRIATORE & TRULLIIo ho dovuto cacciare Trulli per rispetto nei confronti della mia gente. Nel Team ciascuno dà il 100% e se un pilota arriva senza più voglia, da noi non ha più niente da chiedere. Io guardo solo le prestazioni: non erano più sufficienti, quindi via!

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