(29/3/2013) – Torna il sereno in casa Red Bull? Apparentemente sì. Dopo Sepang e le prime, imbarazzate dichiarazioni pubbliche, il confronto è evidentemente proseguito nelle segrete stanze perché la “ferita” era davvero troppo grande. Se è vero che la storia della F.1 è densa di episodi di questo genere, è anche vero che ben difficilmente tali “sgarbi” e “indiscipline” sono stati completamente appianati. Anzi, molto spesso hanno fatto deflagrare definitivamente situazioni tenute a stento a bada (vedi Prost – Senna). Nello specifico, va ricordato inoltre il clamoroso precedente sempre tra i due galletti bibitari: l’ harakiri nel GP di Turchia del 2010, con Vettel che diede in mondovisione del matto al cosiddetto compagno di squadra Webber. Ora ci risiamo, e il guaio è che Webber sembra molto veloce e deciso a giocarsi forse la sua ultima chance di vittoria iridata (compie 37 anni ed è all’ultimo anno di contratto). Vettel, a sua volta, non ha nessunissima intenzione di cedere alcunché, consapevole di poter centrare un formidabile poker che lo porrebbe nella stratosfera della F1. Il tedesco, la cui immagine non è uscita limpida dalla Malesia, è stato martedì nella factory di Milton Keynes per continuare la marcia indietro. A dire qualcosa a Sky Sports è il team principal Chris Horner: “Vettel ha detto che non può far tornare indietro le lancette dell’orologio ma ha ammesso di aver sbagliato. Si è scusato con il team e con ogni membro dello staff. Sa bene che la squadra è fondamentale e che esserne parte è un aspetto determinante per poter lottare per vincere”. Helmut Marko ha addirittura parlato di avvenuto chiarimento tra i due piloti e di stretta finale di mano. L’intenzione è evidentemente quella di chiudere “l’incidente” e concentrarsi sulla Cina. In primavera Webber è solitamente sempre molto al top. Cosa succederà a Shanghai se….???
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