(27/5/2013) – Sulla rete impazza l’indignazione dei tifosi – soprattutto Ferrari – per la paradossale situazione venuta alla luce solo in pieno week end di Montecarlo. Subito dopo lo scorso Gp di Spagna, la Mercedes ha effettuato, su richiesta Pirelli e autorizzazione FIA, circa 1000 km di test-gomme sullo stesso circuito di Barcellona (dove nonostante tutta la prima fila, aveva denotato i soliti guai di usura precoce alle coperture). Ieri, le frecce d’argento hanno vinto (trionfato) con Rosberg ed Hamilton si è classificato quarto: entrambi senza alcun problema di gomme. Ferrari e Red Bull hanno chiesto “un chiarimento” doveroso alla FIA, ma il risultato di Montecarlo non cambierà. Le regole parlano chiaro: non è possibile effettuare test durante la stagione. Ieri, alla trasmissione “Parco Chiuso” su Rai Sport 2, Jean Alesi – uomo immagine Pirelli – ha spiegato che tutto si è svolto in “assoluta trasparenza”: sfruttando la norma secondo la quale la Casa milanese può in caso di bisogno effettuare sperimentazione e sviluppo delle coperture (come noto dal Canada si cambia), si è arrivati al test. Pirelli ha quindi chiesto, sempre secondo Alesi, a tutti i team la disponibilità alla quale hanno risposto solo in due. E’ stato poi la Mercedes a scendere in pista a Barcellona, ma con le vetture di quest’anno, il che tradirebbe lo spirito del regolamento e da qui il risentimento, per ora, di Ferrari e Red Bull che, per dirla con Domenicali, quanto meno vorrebbero sfruttare anche loro un’analoga possibilità. La “trasparenza”, va detto, non è stata poi così piena: perché non si è saputo nulla fino alla vigilia del Gp di Montecarlo? Perché, se tutto era così trasparente, non è stato emesso nessun comunicato stampa da parte di Pirelli e Mercedes, per non parlare della Fia?
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