
(28/6/2013) – Alonso mette in chiaro la situazione in quel di Silverstone: “A farla da padrone in questa stagione è il comportamento degli pneumatici, con alcuni tracciati adatti ad alcune vetture, e altre piste ad altre monoposto. Se si fanno lavorare bene le gomme, e le si fanno durare il giusto, si ha una maggiore possibilità di vittoria. Sicuramente nei prossimi due appuntamenti bisognerà migliorare in termini di preparazione degli pneumatici per il sabato e la domenica“. E allora vediamo il menu che la Pirelli ha preparato per la spesso bagnata gara inglese (di fatto, la seconda gara di casa per Pirelli che a Didcot, a meno di un’ora dal circuito, ha il proprio hub logistico): a disposizione i P Zero Orange hard e P Zero White medium. Paul Hembery spiega la scelta: “Silverstone, con le sue altissime velocità e curve scorrevoli, è in netto contrasto con il circuito canadese, di tipo stop and start, anche se, come questo, impegna molto le gomme. Per questo motivo, abbiamo scelto le due mescole più dure per il Gp di Gran Bretagna, con un nuovo collante che lega il battistrada alla cintura in acciaio, progettato per eliminare gli isolati casi di delaminazione visti a inizio stagione. L’effettiva costruzione del pneumatico non cambia, in quanto non è stata raggiunta l’unanimità delle squadre su questo punto: teniamo, però, quest’ipotesi in stand-by, nel caso dovesse rendersi necessaria in futuro. Nel corso delle prove libere di Silverstone forniremo ai piloti lo stesso pneumatico prototipale duro provato il venerdì in Spagna, che presenta una durata maggiore rispetto all’attuale hard, al fine di dare ai team l’opportunità di testare questa nuova soluzione su un circuito diverso e raccogliere così più dati”. Interviene anche l’uomo immagine della Pirelli, Jean Alesi: “Uno dei fattori più importanti a Silverstone è il meteo: imprevedibile. E’ un circuito molto impegnativo per le gomme, non tanto per trazione o frenata, quanto per gli elevati livelli di carico aerodinamico, risultato delle alte velocità. Questa è una delle principali cause dell’usura delle gomme, quindi la combinazione hard-medium è ideale qui. Da pilota, sono salito molte volte sul podio di Silverstone e mi sono sempre divertito su questo circuito, dove ho corso con layout diversi. L’ultimo intervento, quello che ha portato al nuovo complesso dei box, è stato un investimento importante, anche se è un peccato aver eliminato la curva Bridge. Ad ogni modo, Silverstone resta un circuito eccezionale: assisteremo a una bella gara, con meno politica e più strategie”. Speriamo.