(31/1/2014) – E oggi compie 60 anni Mauro Baldi, da Reggio Emilia, famiglia di commercianti. Auguri. “Fosse nato inglese o francese sarebbe celebrato come un mito vivente”: lo scrive il giornalista Mario Donnini nel capitolo a lui dedicato nel recente libro “Le Mans. 24 Ore di corsa. 90 anni di storia”. Considerazione amara da sottoscrivere perché abbandonate le monoposto – mai troppo competitive quelle a sua disposizione – l’emiliano Baldi ha potuto dimostrare, e alla grande, di quale pasta era fatto sulle vetture Turismo e Sport prototipo. Gustatevi questo elenco: ha vinto (quest’anno ricorre il ventennale) la 24 Ore di Le Mans su Porsche Dauer 962 (al tredicesimo tentativo); due volte la 24 Ore di Daytona su Ferrari 333 SP (1998) e Dallara Judd (2002); la 12 Ore di Sebring (1998); il Mondiale Sport Prototipi nel 1990 su Sauber Mercedes C11. “Signore dell’Endurance negli anni 90” , lo definisce giustamente ancora Donnini. E la Formula 1? Ci arrivò dopo aver vinto nel 1981 l’avvincente Europeo di F.3, compresa la gara di Montecarlo, allora vero trampolino di lancio per aspiranti campioni. Nel 1982 approdò alla Arrows sponsorizzata Ragno e Nordica: due onorevoli sesti posti in Austria e Olanda. Nel 1983 il passaggio all’Alfa Romeo turbo con De Cesaris quale compagno: sesto a Montecarlo e quinto in Olanda. Nel 1985 alla scarsa Spirit Hart dopo aver sognato, invano, di passare alla performante Brabham BMW.
Categorie