(17/11/2020) – Vi anticipo il tormentone del 2021: Lewis Hamilton continuerà in F1 o sarà ritiro? Per ora, il neo sette volte campione del mondo non ha ancora messo la firma sul contratto (un anno? biennale?) per la prossima stagione ma questo è un dettaglio che verrà presto superato. Dopo la brillante vittoria di gara e titolo in Turchia, il pilota inglese – 36 anni il prossimo 7 gennaio – ha già dichiarato di avere intatta la voglia di essere della partita e, più recentemente, ha avvisato tutti di sentire di avere ancora parecchio da dare. Come dargli torto, d’altronde. E’ in grandissima forma e la curva di apprendimento appare tuttora in salita. Guida la pressochè imbattibile Mercedes che, per via della conferma dell’attuale regolamento (pneumatici compresi) a seguito della crisi pandemica, l’anno prossimo manterrà inevitabilmente l’enorme vantaggio di cui gode. Anzi, da Brixworth hanno fatto già sapere di aver “trovato” un’altra ventina di cavalli da spremere… Ma Hamilton ha in corso anche una profonda e progressiva analisi interiore e questa potrebbe fornirgli impulsi imponderabili.
HAMILTON FAVORITO ANCHE NEL 2021 – Nel 2021, dunque, ci sarà. La firma sul contratto? Probabilmente sta solo aspettando l’analogo atto del suo nuovo e grande mentore dopo Ron Dennis e cioè Toto Wolff che, a sua volta, sta solo organizzando la transizione al muretto della Stella. Lo ha detto chiaramente: lui ormai ambisce a un ruolo dirigenziale da scrivania e sta ultimando lo scouting (in realtà lo ha già individuato) per poter proporre il suo successore. In ogni caso, Hamilton ha tutto da guadagnare l’anno prossimo: è il super favorito per la contingenza tecnica sopra citata e, anche se si dice sempre che non ci si pensa, altri record sono lì, a portata di mano, per far scrivere altre pagine di storia. Dopo averlo superato in fatto di pole e di vittorie e averlo eguagliato in fatto di titoli iridati, può superare Schumacher vincendo l’ottavo campionato mondiale. Può raggiungere la mirabolante quota 100 pole positions (in realtà può farcela anche quest’anno se riuscirà a partire al palo nelle restanti tre gare). Potrà partecipare alla festa Mercedes che nel 2021, con i 23 gran premi in calendario, raggiungerà le 250 presenze in Formula 1.
DUBBIO 2022 – Ad un certo momento sarà tempo di pensare al 2022, alla ennesima sfida al volante delle nuove monoposto. Questo potrebbe allettarlo molto, per dimostrare a ripartenza uguale per tutti che il migliore è lui. “Non vinco per la macchina che ho”, ha dichiarato nel post Istanbul. E’ un punto a cui tiene molto e sul quale, invece, batte per esempio Max Verstappen. Nel contempo, però, Hamilton non potrà non porsi la domanda che tutti i campioni che, comunque, sono nella fase finale della carriera (anche se Raikkonen ha alzato l’asticella) si fanno: conviene lasciare adesso, nel momento della massima gloria, o continuare? Logica o passione? Nel primo caso, il posto nella leggenda sarà assolutamente rilucente; nel secondo caso, se le cose non dovessero andare più bene, se la Ferrari dovesse rimontare, se Alonso dovesse riprendersi con forza lo scettro di Re. Beh, la leggenda risulterà un tantino sminuita. E’ successo ad un monumento come Schumacher. E’ successo, nell’atletica leggera, a un invincibile Usain Bolt. Ma Hamilton è Hamilton: una rara commistione di bravura e, non so, chiamiamola fortuna, abilità, intuito. O forse Dio ha posato gli occhi su di lui. E’ un uomo ancora in cammino: la strada della supremazia in pista l’ha trovata, quella di un ruolo nel mondo e nella vita non ancora. Ma ci è molto vicino.