(31/3/2014) – Volti tirati alla Ferrari. In Malesia quarto posto per Alonso, 12° per Raikkonen che ha dovuto pagare dazio – vedi gomma forata e poi fondo vettura danneggiato- alla “spintarella” di Magnussen. Ma così non va. Dopo due gare, il Cavallino rappresenta la terza forza del campionato. Non era questa l’aspettativa ma quel che brucia di più è che, oltre alla supremazia Mercedes, a Maranello devono inchinarsi davanti alla rinascita-flash della Red Bull. Disastrosa nei tre test invernali, afflitta da problemi di affidabilità e…flussometro a Melbourne, il Team di Horner e Newey è invece tornato immediatamente al top, secondo per ora solo alle frecce d’argento di Hamilton e Rosberg. Vettel, terzo ieri, ha ritrovato il sorriso e poteva anche essere sua la pole position. Ricciardo, in attesa dell’appello del 14 aprile, è sempre veloce e, come è stato fatto notare ieri in TV, è pure un pilota allevato direttamente nel vivaio di Helmut Marko, a differenza dell’”anarchico” Webber degli scorsi anni. La F 14-T, nata meglio, invece non decolla: perché? La monoposto ha denotato velocità di punta insufficienti per contrastare la concorrenza, ma è il pacchetto che deve migliorare in fretta. Stefano Domenicali ne è ben conscio: “Nonostante ci siano stati dei miglioramenti, a livello di prestazione il distacco dalla Mercedes rimane significativo e questo deve spingere tutta la squadra, sia in pista ma soprattutto a Maranello, a migliorare la vettura a 360 gradi. Sappiamo quali sono le aree su cui concentrare il nostro lavoro e dobbiamo cercare di farlo nel minor tempo possibile. Il campionato è solo all’inizio e sappiamo bene come in Formula 1 le cose possano cambiare in fretta”. Alonso, per il momento, si contiene: “In queste prime gare è ancora tutto da scoprire, anche se non è un mistero che….
la velocità di punta è da rivedere, come emerso nel duello con Hulkenberg: con lui sono riuscito a spuntarla grazie a gomme più fresche, ma certamente dobbiamo cercare di migliorare la prestazione già dalla prossima gara. In Bahrain farà molto caldo e le mescole saranno più morbide: questo potrebbe darci qualche vantaggio, perché qui con pneumatici più duri si scivolava molto, e in più grazie alle informazioni raccolte durante i test invernali potremo sfruttare un potenziale maggiore. Ma questo sarà uguale per tutti”. Sotto pressione Pat Fry, capo dell’Ingegneria: “La F 14 T continua a crescere e a dimostrare una buona affidabilità, ma sappiamo che questo non basta. Siamo consapevoli di essere nella direzione giusta, ma se vogliamo ridurre il distacco dalla vetta della classifica dobbiamo fare un grande passo avanti. Il Bahrain si preannuncia una tra le gare più difficili del Campionato: lì certamente la gestione dei consumi giocherà un ruolo fondamentale”. Momento delicato.
la velocità di punta è da rivedere, come emerso nel duello con Hulkenberg: con lui sono riuscito a spuntarla grazie a gomme più fresche, ma certamente dobbiamo cercare di migliorare la prestazione già dalla prossima gara. In Bahrain farà molto caldo e le mescole saranno più morbide: questo potrebbe darci qualche vantaggio, perché qui con pneumatici più duri si scivolava molto, e in più grazie alle informazioni raccolte durante i test invernali potremo sfruttare un potenziale maggiore. Ma questo sarà uguale per tutti”. Sotto pressione Pat Fry, capo dell’Ingegneria: “