(24/4/2014) – Come fanno sapere dalla factory rossa, “fervono i lavori nell’apparente quiete di Maranello” perché il Presidente Montezemolo ha riconosciuto la necessità di dare “una marcia in più alle attività della Gestione Sportiva”. Lo “choc” della scarsa competitività della F14-T, tempi stretti tra un gran premio e l’altro, il fulmine delle dimissioni di Domenicali, la nomina a suo successore di Marco Mattiacci. Alla Ferrari non c’era stato il tempo per un’adeguata ponderazione della situazione complessiva. Nell’intercapedine corposa tra il GP di Cina e quello prossimo di Spagna (11 maggio) ecco inserirsi il tempo delle decisioni. “Il presidente Montezemolo – continua il comunicato di Maranello – coinvolto in prima persona nelle attività quotidiane e sempre molto vicino alla squadra ha chiesto un’immediata revisione per snellire le procedure interne, eliminando le fasi intermedie e le pratiche burocratiche al fine di garantire maggiore flessibilità e processi decisionali sempre più efficaci. In parallelo, è in atto una…..
semplificazione dell’organizzazione, con un taglio del numero dei consulenti e inserimenti mirati per rinforzare alcune aree fondamentali per aggiungere prestazione alla F14 T. Oltre a questo è stato anche richiesto un supporto maggiore ai fornitori nel tentativo di ridurre i tempi di reazione alle richieste che arrivano da Maranello, limitando l’attesa per ogni singolo componente, sia nel caso di un prototipo che in quello di un elemento di comprovata efficienza. L’obiettivo – si conclude – è quello di avere una Ferrari ancora più reattiva, pronta a raccogliere e a massimizzare le indicazioni che entrambi i piloti saranno in grado di fornire durante le simulazioni di gara ma soprattutto ogni qual volta si scenda in pista”. Tutto giusto, per carità, anche se è difficile comprendere come
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