(24/8/2015) – A Spa pneumatici che esplodono, come due anni fa. Ricordate i rischi corsi a Silverstone nel 2013? Il tema sicurezza torna purtroppo in primissimo piano e non solo in F1: gli incidenti dei quali sono stati vittima nell’ultimo week end anche Justin Wilson in F. Indy e Daniel De Jong in GP2 agitano i piloti e l’ambiente. Pirelli torna sul banco degli accusati e d’altronde i due cedimenti registrati a Spa non possono passare come se poco o nulla fosse. Rosberg, il venerdì, e Vettel la domenica hanno corso un grave pericolo a livello di incolumità personale e il tedesco della Ferrari è stato rude come mai nelle sue dichiarazioni. “Dovremo sicuramente parlarci per capire cosa sia successo e perché così all’improvviso. Al momento non c’è una spiegazione per quanto accaduto: non è stata una foratura, la gomma è esplosa”, ha detto tramite i canali di comunicazione del Cavallino. Ai microfoni aveva aggiunto “Non diciamo cavolate! Sono fortunato ad essere qui, fosse successo 200 metri prima… E’ una cosa che non sarebbe dovuta succedere, così senza preavviso. E’ inaccettabile!”. Il responsabile di Pirelli Motorsport, Paul Hembery, dovrà fornire al più presto riscontri precisi circa la natura dei cedimenti: un elemento della carrozzeria Mercedes ha tagliato lo pneumatico di Rosberg? La Ferrari ha davvero giocato d’azzardo lasciando Seb in pista per 28 giri con le medie? Forature lente?
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Justin Wilson |
L’apprensione sale in vista di Monza, altro circuito da alte velocità. Intanto, si resta in febbrile attesa di notizie più confortanti relative a Justin Wilson (inglese nel 2003 pilota Minardi e poi Jaguar in F1) colpito alla testa dal musetto della Dallara di Sage Karam nel corso della gara di Pocono: è in coma e le condizioni vengono definite “critiche”. L’adozione di un cupolino protettivo è un altro tema in discussione nel motorsport. Intanto va meglio ma è stato operato ad una vertebra Daniel De Jong, olandese della MP Motorsport finito violentemente a muro dopo un contatto con Gasly in GP2. Da ricordare infine i tanti incidenti fortunatamente senza conseguenze nel Fia F3 Europe. In questi frangenti occorrono calma e sangue freddo ma la recente scomparsa di Jules Bianchi ha scoperto il nervo, venti anni dopo l’ultimo decesso, quello di Senna.