(26/4/2016) – Danil Kvyat è il pilota del giorno: perché oggi compie 22 anni, auguri, e perché è l’unico russo a correre il gran premio di casa, domenica prossima, a Sochi (Sirotkin è stato ingaggiato in extremis dalla Renault ma girerà solo nelle FP1 di venerdì). Ma ci sono altri interessanti perchè: la Red Bull sembra infatti aver ritrovato la competitività perduta e il terzo posto di Shanghai ha rilanciato le quotazioni dell’imberbe driver di Ufa che, tra l’altro, non è uscito affatto intimorito dalla diatriba (anche sul podio) con il blasonato Vettel che lo ha rimproverato di essere stato fin troppo audace alla prima curva del Gp di Cina. “Ora Vettel mi conosce meglio”, ha detto con un po’ di ironia nelle ultime ore Kvyat per niente incline alle scuse. “Così si va sul podio” aveva commentato a caldo e c’è da scommettere che la sua condotta non cambierà nemmeno sulle rive del Mar Nero. “Sopravvive solo il più forte” è il suo motto. A Milton Keynes sono molto ottimisti e parlano di Ferrari nel mirino: se così fosse ci sarebbe davvero da preoccuparsi a Maranello… L’anno scorso a Sochi Kvyat si classificò quinto ma nessuna Red Bull è mai arrivata in zona podio e il gran premio di Russia è uno dei cinque del calendario mai conquistato da Horner & C. danil è pronto e carico: “E’ magnifico poter correre davanti ai propri connazionali. La pista presenta curve simili ma non facili come potrebbe sembrare: la curva 4 è la più bella ma mi rende felice avere anche una tribuna intitolata a me!”.
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