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EMANUELE PIRRO SPIEGA LA CRISI FERRARI

(22/7/2016) EMANUELE PIRRO EXPLAINS FERRARI CRISIS. A Budapest non possiamo fallire: le parole di Maurizio Arrivabene dopo l’ennesima delusione Ferrari a Silverstone suonano come la campanella dell’ultimo giro. A Maranello c’è tensione, aria di cambiamenti imminenti, anche drastici, in stile Marchionne. La stagione, purtroppo, è da considerarsi al momento quasi fallimentare nonostante la matematica e lo stesso Team Principal tengano in vita la speranza. Ma la SF16-H non si è dimostrata monoposto vincente, la Mercedes domina e la Red Bull è risalita a seconda forza in pista nonostante un motore meno performante. Allora, tutto e tutti in discussione e siamo a chiederci, come ormai accade troppo spesso, cosa è successo e perché il Cavallino non corre più veloce. 
Le risposte le ha date Emanuele Pirro domenica scorsa su Radio 1. Cosa ha detto il cinque volte vincitore alla 24 Ore di Le Mans? 1) Il Presidente ha responsabilizzato troppo l’ambiente ad inizio anno parlando senza se e senza ma di titolo mondiale. Un errore, secondo Pirro: “Quando si fanno proclami è un problema perché se le promesse non si mantengono ti si ritorcono contro”. 2) Allison è in discussione – vengono in mente le parole del giubilato Marmorini “Finora non ha vinto niente” – e al riguardo Pirro è lapalissiano: “Hanno allontanato uno come Costa che oggi è il punto di riferimento alla Mercedes”. Ma qual è il problema oggi a Maranello? “C’è incapacità di sviluppare la macchina e il delta prestazionale è stato già raggiunto mentre Mercedes e Red Bull progrediscono”. 3) In discussione c’è anche Arrivabene. Per Pirro non sarebbe un male assoluto: “Alla fine conta il DNA di una struttura, vedete la Juventus passata da Conte ad Allegri e non è cambiato niente”. 4) Infine i piloti: mentre pare che Vettel si sia informato sul contratto che lega Rosberg alla Mercedes, è stato giusto confermare ancora Raikkonen? No, per Pirro: “E’ un po’ come la storia Barrichello e Massa: bravi piloti, per carità, ma bisogna guardare al futuro e lo dico anche da Presidente della Commissione Karting”. In ultimo, il buon Pirro ha fatto un accenno anche al clima non certo ideale di Maranello: “Occorre poter lavorare serenamente”. Quello che lamentò anche Aldo Costa.

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