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POST ABU DHABI GP / VERSTAPPEN VINCE, LA F1 PENSA AL 2021

(14/12/2020) – Quando la F1 non ha più nulla o poco da dire possono venire fuori gare noiose come quella di ieri. Se poi per l’ultimo atto della stagione 2020 ci mettete il circuito di Abu Dhabi, notoriamente non favorevole ai sorpassi, e la decisione Mercedes di depotenziare per sicurezza i propri motori, ecco che la vittoria di Max Verstappen, soprattutto dopo la pole di sabato, poteva avere un unico handicap: la partenza. Azzeccata quella, l’olandesino della Red Bull ha dominato in lungo e in largo, con le due Black Arrows di Bottas e dello sfibrato Hamilton a rimorchio distante. Ma l’impressione, sul podio, è stata quella che tutti avevano solo una gran voglia di tornare a casa.

GARA NOIOSA – Alla fine, dunque, non c’è molto da dire ma molto da complimentarsi con la Mc Laren che, con il 5° e 6° posto di Norris e Sainz, è la terza forza del Circus e si avvia a costituire una sempre più temibile contendente. L’anno prossimo avrà i motori Mercedes, il forte Ricciardo e, notizia fresca, un’iniezione di capitali per l’ingresso in società con il 15% degli americani di MSP Sports Capital che vale 200 milioni (curioso, dopo la Haas e l’acquisizione della Williams, questo sbarco yenkee nella F1 che però non annovera nessun pilota a stelle e strisce). Detto di questo acuto, occorre sottolineare la nota dolente della Ferrari, tristemente doppiata sia con Leclerc (13°) che con Vettel (14°) al canto del cigno ferrarista. Ha detto bene Seb: “Della gara non voglio parlare…”. Meglio sarebbe stato dire: di tutta la stagione… Ma ormai è finita e dopo il torpore emiratino c’è solo da pensare al 2021, concentriamoci quindi sui temi vivi in vista del prossimo campionato che avrà inizio, si spera, il 21 marzo col classico Gran premio inaugurale d’Australia a Melbourne.

ALBON O PEREZ? – Oggi buon quarto attende la decisione di Helmut Marko che arriverà c’è chi dice in settimana, chi entro Natale. L’anglo thailandese ha concluso in crescendo e, anche quando ha goduto di maggiori attenzioni del team, ha dimostrato di poter fornire prestazioni decenti pur se sempre abbastanza distanti dal compagno Verstappen. “Io ho dato tutto – ha detto – ma non so se sarà sufficiente per rimanere. Questa macchina è difficile da guidare ma abbiamo cercato soluzioni che mi permettessero di sentirmi più a mio agio e di questo ringrazio i ragazzi della fabbrica. Credo sia stato il mio miglior week end e sono orgoglioso di me stesso”. La partita è con Sergio Perez che ha annunciato di desiderare solo la Red Bull e la candidatura del messicano è attentamente analizzata dai vertici del Team di Milton Keynes. Dopo la vittoria di Shakir, Perez ha rivelato di aver ricevuto i complimenti anche di Marko…

QUANDO FIRMA HAMILTON? – il campionissimo è ancora formalmente senza un sedile 2021: cosa aspetta a firmare il nuovo contratto con la Mercedes? “Ne parleremo questa settimana, spero di concludere tutto prima di Natale. Sarebbe un bel regalo per tutti”, le sue ultime parole a riguardo. L’inglese, visibilmente ancora in preda ai postumi sfiancanti del Covid, rimarrà a Yas Marina e assisterà al rookie test di martedì. Certo, non si è capito perché la cosa è stata tirata così per le lunghe: questione di soldi? Di durata del nuovo contratto? Perché a Imola Lewis non era nemmeno convinto di esserci l’anno prossimo? Comunque è impensabile che il sette volte campione del mondo non possa essere della partita l’anno prossimo e molto probabilmente, se manterrà intatto il suo desiderio di primeggiare, nel 2022 con le nuove monoposto ad effetto suolo. Forse, in buona sostanza, attende solo di conoscere le mosse di Toto Wolff, anche lui non ha messo ancora nero su bianco, e della Mercedes stessa di cui a settembre circolavano rumors circa l’intenzione di cedere quote societarie alla Ineos. 

SAINZ E MICK SCHUMACHER – Di Alonso che torna alla Renault e di Vettel che trasborda in Aston Martin ne riparleremo, ma Carlito Sainz e Mick Schumacher sono senz’altro i piloti più attesi alla prova l’anno prossimo. Lo spagnolo approda in Ferrari ed è praticamente l’esame principale della sua carriera. A Maranello si vince o si perde tutto. E’ pronto, mentalmente e agonisticamente? Nel 2020 è stato una bella conferma, veloce-maturo-costante, e se avesse vinto a Monza sarebbe stato grandioso. Arriva in rosso in un momento di grave crisi ma lui ha già professato fiducia e amore: “Firmerei altre cento volte”. Peggio di così la Ferrari non potrà fare quindi è legittimo pensare a un campionato diverso, in grado di donare performances migliori. Chissà, magari il vero interrogativo riguarderà la convivenza tra lui e il compagno di squadra Leclerc al terzo anno in Ferrari. Vettel ha avuto da ridire più volte sulla aggressività del monegasco nei suoi confronti (Interlagos 2019, Austria 2020, ultimamente in Barhain). Charles non fa regali nè sconti, speriamo solo che tra i due il rapporto sia sempre leale e pulito… Infine Mick Schumacher: un ingresso nella massima formula suggestivo e di grande impatto mediatico. Cosa c’è da dire riguardo il tedesco di 21 anni? Ha voluto la bicicletta, ora pedali! 

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