(8/9/2020) – Auguri di buon compleanno, happy birthday ad Aguri Suzuki che oggi compie 60 anni. Pilota eteam manager molto amato in patria è uno di quei giapponesi che meglio testimoniano la passione, la competenza e anche la bravura del Sol Levante per e nel motorsport. L’anniversario, tra l’altro, “cade” proprio a 30 anni dalla grande impresa di Aguri a Suzuka: primo pilota giapponese a salire sul podio della F1. Gran Premio del Giappone, 21 ottobre 1990. E’ la gara nella quale Senna (Mc Laren) e Prost (Ferrari) si mettono subito ko alla prima curva. Spazio agli outsider, allora. Vince Piquet seguito da Moreno, entrambi su Benetton-Ford, mentre eccezionale terzo si classifica lui, il nipponico di 30 anni approdato alla Larrousse-Lamborghini – che lo aveva fatto esordire in F1 già nel 1988 – e che regala alla scuderia francese equipaggiata con il V12 Lamborghini, il miglior risultato di sempre. Quel giorno glorioso, Aguri Suzuki è diventato eroe nazionale per le emozioni che ha saputo dispensare al caldissimo pubblico di casa, tenendosi dietro le due Williams-Renault di Patrese e Boutsen, e cogliendo un risultato impensabile.
SUPER AGURI F1 RACING TEAM – Fu il suo colpo e il suo anno migliore, non più ripetuti nelle successive esperienze al volante di Footwork, Jordan e Ligier (in precedenza aveva corso anche per la Zakspeed). La dedizione al motorsport, però, doveva trovare ulteriore compimento nella carriera da team manager, prima nella IRL americana con Adrian Fernandez e poi in proprio, fondando coraggiosamente la Super Aguri per competere in F1 seppur con il forte appoggio della Honda. Takuma Sato ne fu il pilota di riferimento – altri, Davidson, Montagny, Ide e Yamamoto – ed infatti l’attuale stella di Indianapolis colse nel 2007 un confortante un ottavo posto in Spagna e un sesto in Canada. A dirigere in pista le operazioni venne chiamato l’italiano Daniele Audetto, ex DS Ferrari, che profuse tutta la sua esperienza per la riuscita della iniziativa. Problemi economici, il progressivo venir meno del supporto Honda in fase di disimpegno dalla massima formula e il fallimento di un’operazione di subentro da parte della Magma Group fecero scrivere la parola fine. Aguri Suzuki, inesauribile, si è poi rivisto in Formula Nippon, in Formula E e Super GT: bandiera del Giappone!