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POST BRITISH GP / MERCEDES VINCE PURE SU TRE RUOTE, LECLERC SUL PODIO!

(3/8/2020) – Magari la prossima vittoria Mercedes sarà senza un alettone, visto che ieri ci è riuscita – con il suo pilota più forte e…fortunato, Lewis Hamilton –  addirittura su tre ruote con uno pneumatico a terra! Ci voleva un pò di suspence in un Gran Premio di Gran Bretagna che dopo le false avvisaglie delle free practices, ha riproposto il solito copione: le due frecce ex d’argento davanti a tutti, imprendibili. Solo Bottas poteva rendere meno scontato il finale ma, nonostante fosse ben consapevole dell’importanza di presentarsi in testa alla prima curva, ha mancato l’appuntamento e alla fine pure il podio, dato che il Dio degli pneumatici ha punito lui (e Sainz) e non il compagno di squadra. Verstappen e la Red Bull, di solito molto lesti ad approfittare di ogni minima defaillance altrui, questa volta non l’hanno azzeccata mentre sul podio, terzo, è salito un incredulo Leclerc che dona morale – necessario anche quello! – alla Ferrari.
VERSTAPPEN, UN PIT STOP DI TROPPO – Questa la sintesi di gara 1 a Silverstone che proietta Hamilton in testa alla classifica e dopo la pole position n° 91 e la vittoria n° 87 anche verso le vette assolute della F1 finora occupate da Michael Schumacher. Battuto in Q3, Bottas aveva capito, e lo aveva detto, che l’unica chance per lui sarebbe stata partire meglio del team mate inglese e tenerlo dietro. Esercizio che ha già dimostrato di saper svolgere bene, molto più dell’inseguire. Invece – dalle immagini e a detta degli osservatori – nonostante uno start migliore ha pensato di non tenere pigiato l’acceleratore alla prima piega a destra permettendo così ad Hamilton di involarsi. Sebbene lo abbia poi braccato da vicino ad un ritmo sostenuto, non ha avuto nessuna chance di attaccarlo e addirittura alla fine la White Pirelli anteriore sinistra lo ha tradito, spedendolo fuori dalla zona punti. Non vorremmo che domenica prossima, per evitare il ripetersi del duplice fattaccio in casa Mercedes, Toto Wolff non pensi di ordinare il congelamento delle posizioni senza battaglia alla fine del primo giro (tanto saranno loro in testa…)! Come detto, a non approfittare della situazione è stato il solito sornione Verstappen – terza forza – che viaggiava indisturbato in terza posizione piuttosto annoiato, tanto da ingannare il tempo scherzando via radio col box: “ricordatemi che devo bere!”. Alla ricerca del punticino del giro più veloce e per maggiore sicurezza, Horner & C. gli hanno ordinate un pit in extremis col solo risultato di allontanarlo da Hamilton poi in difficoltà che invece sarebbe stato superato senza problemi regalando così una vittoria pesante all’unico, vero avversario in grado di insidiare in qualche modo lo strapotere black-and-silver.

LECLERC, UN PODIO CHE VALE UNA VITTORIA  – In un certo senso, il vero vincitore della gara è stato proprio Charles Leclerc, terzo e sul podio dopo il week end nero di Budapest. Il ferrarista prima si è distinto in qualifica (quarto) e poi ha impostato una gara tranquilla ma in grado di attestarlo sulla quarta/quinta posizione, il massimo a cui può ambire ora come ora la Ferrari. Merito di un assetto molto scarico in grado di sopperire alla mancanza di cavalli e merito anche del pilota che ha saputo governare il Cavallino così impostato e fatalmente spesso imbizzarito. Chi l’avrebbe mai detto che la SF1000 nata male (vedi responso dei test collettivi di Barcellona ) e passibile di umilianti doppiaggi (Hungaroring), sarebbe salita già due volte sul podio? La crisi è innegabile, ma c’è capacità di reazione e tanto vale osare. Note meno liete da parte di Vettel, sempre in ombra anche per l’inconveniente tecnico che lo ha bloccato tutto venerdì, alle prese con l’Alpha Tauri di Gasly che lo ha sverniciato… Meno male che alla fine si è opposto da par suo all’arrembante Bottas alla ricerca di un punticino che invece è andato al tedesco della Ferrari. Anche questo minimo sindacale va preso come un segno di vitalità…

MC LAREN TERZA FORZA, ALFA ROMEO CRISI PROFONDA – La Mc Laren è terza in classifica Costruttori e questa è una grande notizia per la scuderia di Woking. La macchina è buona e i piloti si confermano brillanti. Peccato per Sainz, molto concreto ma vittima del dechappamento Pirelli, e ancora un bravo a Norris che nella sua Silverstone ha sfoderato grinta e sorpassi encomiabili. Sale anche la Renault che nei suoi progressi si avvale di due piloti come Ricciardo e Ocon, molto determinati e forse non lontani dal podio che per la casa francese sarebbe un grande premio agli sforzi profusi. Stranamente in ombra la Racing Point con Stroll mai capace di insediarsi nelle posizioni di vertice e Hulkenberg addirittura neanche partito per guai tecnici irrisolvibili in tempi utili prima dello start. Come si è visto a Budapest, dalla monoposto rosa ormai ci si aspettano prestazioni all’altezza…della W10 che invece non sono arrivate. E’ solo la mancanza di Perez – a proposito, arrivederci a Barcellona, Checo! – ad aver causato il passo indietro? Detto della Alpha Tauri in palla con Gasly e della Haas che dà segni di vita quanto meno con strategie di rottura, è notte fonda per l’Alfa Romeo, fanalino di coda. È stato davvero triste osservare Kimi Raikkonen impotente a fronte dell’attacco di Nicholas Latifi su Williams. E ho detto tutto.

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