(29/5/2020) – Il revival dedicato al Gran Premio di Monaco, che quest’anno non si disputa, termina con la celebrazione di un anniversario ancora una volta importante per la Formula 1: i 60 anni dalla prima vittoria della Lotus. L’impresa riuscì sul circuito salotto di Montecarlo a Stirling Moss, il 29 maggio 1960. L’asso inglese correva per i colori della Scuderia Rob Walker che da quell’anno era passato dai telai Cooper alla Lotus 18 progettata da un promettente ingegnere di nome Colin Chapman, innovativo, brillante e con il credo assoluto della leggerezza. La Lotus aveva debuttato nel 1958 proprio nel Principato e da allora la crescita è stata portentosa.
STIRLING MOSS PRIMO A MONTECARLO – Moss, stella di prima grandezza della F1, si adattò a meraviglia alla Lotus 18 motorizzata col 4 cilindri Coventry-Climax e con il telaio in alluminio, così versatile e maneggevole. Fece segnare la pole position con un tempo di quasi due secondi migliore del pilota ufficiale Lotus, Innes Ireland, e dopo 20 giri era in testa alla gara con saggia autorevolezza. Sotto la pioggia e con una sosta ai box, la lotta si ridusse ad un duello con Jo Bonnier su BRM e Jack Brabham su Cooper ma al termine degli infiniti 100 giri – tre ore di gara – fu l’abile Moss ad arrivare per primo al traguardo precedendo Bruce Mc Laren e Phil Hill. In tempi molto prolifici per la F1, nessuno poteva immaginare la portata dirompente di quella prima affermazione della piccola Lotus. Avrebbe trionfato a Montecarlo altre sei volte ma soprattutto si sarebbe laureata sei volte campione del mondo piloti e sette Costruttori, con al volante alcuni dei migliori piloti della storia della F1 e spaziando inoltre in altre categorie, come per esempio Indianapolis (conquistata con Clark e Graham Hill).