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PIRONI, 40 ANNI FA IN BELGIO LA PRIMA VITTORIA

(4/5/2020) – In Formula 1 Didier Pironi ha debuttato nel 1978, anno in cui vinse anche la 24 Ore di Le Mans con la Renault. Tempo due stagioni e il 4 maggio 1980, giusto 40 anni fa, arrivò puntuale la prima vittoria al Gran Premio del Belgio con la Ligier-Ford. Una pista, Zolder, che doveva evidentemente piacergli: l’anno prima aveva conquistato il primo podio grazie al terzo posto con la Tyrrell. Main quel periodo il pilota francese di origini friulane – il papà emigrato era diventato titolare di una importante azienda edile di costruzioni – poteva contare, oltre che sul suo ormai esploso e riconosciuto talento, anche su un supplemento di entusiasmo: era stato infatti appena contattato dalla Ferrari! La gara belga non ha avuto storia. Dopo le prima fila, secondo tempo dietro la Williams di Jones, conquistata al venerdì – le qualifiche del sabato furono disturbate dal maltempo – Pironi grazie ad uno scatto perentorio si assicurò la leadership che non abbandonò più fino alla fine, con il futuro campione del mondo Jones ben distaccato e terzo l’altro alfiere Williams, Reutemann. Il compagno di squadra Laffite, che si avvide della forza del giovane coepiquier, solo undicesimo afflitto da problemi ai freni.

 

PIRONI – FERRARI DAL 1981 – Pironi aveva esordito in Argentina 1978 dove patron Ken Tyrrell lo aveva affiancato all’esperto Patrick Depailler. Solo alcuni piazzamenti per lui ma, come sempre, tanta grinta messa in mostra. Nel 1979, sfumata l’occasione di passare alla Renault, la Tyrrell si uniformò alla tendenza wing-car sfornando una monoposto copia della vincente Lotus 79. Didier migliorò molto le prestazioni e colse due rinfrancanti terzi posti, in Belgio e a Watkins Glen, che gli permisero di chiudere la stagione al decimo posto a pari punti col più esperto compagno di squadra Jean Pierre Jarier. Nel 1980, il passaggio alla Ligier reduce dal brillante campionato che la vide massima contendente del titolo alla Ferrari, poi vincente con Jody Scheckter. Un team tutto francese, con Jacques Laffite quale leader compagno di squadra ma che più volte venne sonoramente battuto dal più giovane e arrembante Didier capace, oltre al primo successo, di salire altre quattro volte sul podio in un’annata caratterizzata dalla supremazia delle Williams, della Brabham di Piquet e delle pur fragili Renault. Il successo di Zolder e il quinto posto finale fu la dote che Didi portò alla Ferrari dove andava felicemente a cominciare una concorrenziale convivenza con Gilles Villeneuve…

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