- +39 080 21 49 597
- +39 347 457 3478
- info@gicbari.it
- Lun - Ven: 10:00 - 12:00 / 16:00 - 18:00
![]() |
PEDRO PAULO DINIZ OGGI |
(21/5/2020) – Oggi è una data doppiamente importante per la Formula 1: 70 anni fa l’esordio nel campionato mondiale della Ferrari in occasione del primo gran premio iridato per le stradine di Montecarlo. Dunque, la prima gara in F1 della Scuderia di Maranello e il primo inserimento nel calendario ufficiale del Grand Prix de Monaco. La Ferrari nel 2020 – se si correrà – toccherà quota 1000 partecipazioni (il mondiale da allora lo ha sempre disputato ) mentre l’appuntamento nel Principato è diventato una classicissima glamour, capace di nobilitare con una vittoria un’intera stagione e di rendere al massimo per uno sponsor. Su 65 Gp effettuati in Costa Azzurra, la Rossa ne ha conquistati 12, con 10 pole position, 17 giri più veloci e 52 podi. Ma come andò la gara del 1950, seconda di campionato?
LA PRIMA DI CAMPIONATO F1 A MONTECARLO – La Ferrari aveva “saltato” l’esordio assoluto di Silverstone per preparare al meglio le monoposto e, pare, per diatribe sui premi di ingaggio, ma una settimana dopo il Drake inviò tre vetture modello 125 per i piloti Alberto Ascari, l’amico Gigi Villoresi e il francese Raymond Sommer. La sfida alle Alfa Romeo, dominatrici della prima prova in Inghilterra, era cominciata (senza dimenticare la Maserati). Le qualifiche furono inficiate dall’incidente occorso alla Maserati della Scuderia Varzi dell’argentino Alfredo Pian – rottura di una caviglia – che costrinse a sospendere la sessione con attribuzione dei primi cinque migliori tempi riferiti alle prove del giovedì e i restanti riscontri cronometrici a quelle effettuate fino al momento del crash. La pole, dunque, fu di Fangio, seguito da Farina e Gonzales. Le Ferrari? Villoresi sesto, Ascari settimo e Sommer nono. Anche la gara riservò una “primizia” che scombussolò non poco le cose. Pronti-via e, in corrispondenza della curva del Tabaccaio, si verificò la prima maxi-carambola con dieci auto su 19 costrette al ritiro! Solo quella volpe di Fangio riuscì a venirne fuori del tutto indenne e, dopo aver doppiato tutti, vinse davanti ad Ascari, Chiron su Maserati e Sommer. Ritirato Villoresi come pure Farina, il vincitore di Silverstone, che si vide quindi raggiunto in testa alla classifica generale proprio dall’argentino compagno di squadra.
![]() |
LAUDA CON WILLY DUNGL NEL 1976 |
![]() |
LAUDA E GUNTHER TRAUB |
![]() |
LAUDA E MARLENE KNAUS |
![]() |
MARIELLA REININGHAUS |
(19/5/2020) – Montecarlo decisiva per Fernando Alonso nel 2010? Per il pilota spagnolo, la prima stagione al volante della Ferrari si concluse amaramente con la beffa di Abu Dhabi e il campionato perso, per la gioia di Vettel, per soli quattro punti. Ma oltre il caos muretto del Cavallino negli Emirati Arabi Uniti, l’asturiano deve recriminare per il clamoroso incidente a Montecarlo che è costato punti preziosissimi ai fini dell’assegnazione, così risicata, del titolo. Nel corso delle FP3 del 15 maggio 2010, le ultime prove libere, Alonso schiantò infatti la sua F10 contro le barriere poco prima la curva del Casinò. Per sua stessa ammissione, un errore personale: “Ho perso l’anteriore, ma sono stato anche sfortunato”. I danni riportati dalla monoposto erano visibilmente notevoli ma al successivo “consulto” nel box di Maranello il responso fu ancora più grave. L’angolatura dell’impatto aveva infatti danneggiato il telaio e, a poche ore dall’inizio delle qualifiche ufficiali, non era assolutamente possibile rimettere in pista la Rossa.
Alonso dovette così rinunciare alle ultime prove cronometrate del sabato che, come noto a Montecarlo, sono la gara nella gara. Chi parte davanti là, ha un vantaggio inestimabile data la difficoltà nel superare. Lo pole andò alla Red Bull di Webber, affiancato in prima fila dalla Renault di Kubica; per Alonso, partenza ad handicap dalla corsia box. Grazie a quattro entrate della Safety car e ad una grintosa rimonta, Fernando riuscì ad agguantare la sesta posizione finale. Per la verità, all’ultima curva era stato superato dalla Mercedes di Schumacher, ma la manovra venne ritenuta irregolare e il tedesco penalizzato di 20 secondi. La vittoria andò a Webber, seguito da Vettel che così incamerò punti d’oro nella sua rincorsa al primo titolo. Per Alonso 8 punti mentre il compagno di squadra Massa, alla fine quarto, guadagnò 12 punti: quattro punti di differenza, tanti quanti quelli che sono costati il titolo 2010 allo spagnolo.
(14/5/2020) – Consumato mediaticamente il divorzio Ferrari-Vettel, tutta l’attenzione è ora ovviamente sul nuovo pilota del Cavallino: Carlos Sainz, 25 anni, 102 GP disputati che così soffia il posto al connazionale Alonso! Scherzi a parte – ma Fernando in effetti è sempre alla finestra per rientrare in F1 – la Ferrari ha scelto la linea giovane. Mi sembra riduttivo e anche umiliante per Sainz sentir parlare di “buon numero 2” o di “pilota meno costoso per le casse di Maranello”. Intanto, alla Ferrari si è sempre detto che non esiste un numero 1 e un numero 2. E’ la pista a decidere le gerarchie. Semmai Carlos non sembra incline alle polemiche, e questo è già tanto, e per quanto riguarda l’ingaggio è proporzionato anche alla caratura del pilota che, nel caso specifico, per quanto in costante crescita deve comunque dimostrare ancora tanto. Detto questo, non si placano i commenti sull’addio di Vettel. Ieri è stata la volta di Emanuele Pirro, re della 24 Ore di Le Mans, un passato in F1 con Benetton, Scuderia Italia e in veste di collaudatore Mc Laren-Honda, che a Raisport ha risposto a qualche domanda sul tema.
La Scuderia Ferrari Mission Winnow è lieta di annunciare di aver raggiunto un accordo di collaborazione tecnico-sportiva con Carlos Sainz per le stagioni 2021 e 2022 del Campionato Mondiale di Formula 1.
Carlos Sainz: “Sono molto felice di avere l’opportunità di correre per la Scuderia Ferrari dal 2021 in avanti e sono entusiasta pensando al mio futuro con questa squadra. Ho comunque ancora un anno importante da trascorrere con McLaren Racing e non vedo l’ora di tornare a gareggiare in questa stagione. ”