(30/3/2020) – L’assolata Long Beach di 40 anni fa rappresentò il tramonto di Clay Regazzoni: il 30 marzo 1980, al 51° giro del Gran Premio USA-Ovest, il forte pilota svizzero si ritrovò senza freni mentre a circa 250 km/h la sua Ensign affrontava l’allungo della Soreline Drive. Il disperato tentativo di rallentarne la folle corsa contro il cemento cercando di strisciare sul muretto laterale trovò nella Brabham di Zunino, precedentemente incidentata e incautamente “parcheggiata” nella via di fuga, un moltiplicatore di effetti negativi. Dopo un volo pauroso, Clay si salvò e restò cosciente ma il responso finale del Saint Mary Hospital, dove fu portato appena venne liberato dalla carcassa fumante della sua monoposto, fu grave. Aveva diverse fratture ma quelle di due vertebre destavano particolare apprensione per il rischio di paralisi. Così fu, nonostante tanti interventi e tante speranze di interventi miracolosi, e per l’ex ferrarista cominciò una vita nuova. Paraplegico, ma sempre Clay (Dakar compresa). E’ una pagina di storia della Formula 1 ben nota:https://motor-chicche.blogspot.com/2015/03/in-out-gp-long-beach-30-marzo1980.html
1980, QUANTI INCIDENTI, DA VILLENEUVE A PROST, A SURER – Una stagione disgraziata, quella 1980, e inoltre l’incidente del ticinese fu preceduto da ben quattro oscure avvisaglie. Nel corso del Gran Premio inaugurale della stagione, a Buenos Aires, Gilles Villeneuve fu autore di un improvviso “dritto” da brividi causato dalla rottura di una braccetto della sospensione sinistra della sua Ferrari. Illeso. Un mese più tardi, durante una sessione di test al Paul Ricard, sempre il pilota canadese uscì rovinosamente di pista ad una velocità stimata di 290 km/h abbattendo una selva di reti di contenimento. Fortunatamente non riportò danni neanche in questa occasione. Terza prova di campionato a Kyalami, Gran Premio del Sudafrica. Dopo due belle gare d’esordio, Alain Prost su Mc Laren fu protagonista di un’uscita di pista che gli costò una triplice frattura del polso che lo costrinse a saltare proprio il successivo GP di Long Beach. Sulla stessa pista andò peggio allo svizzero Marc Surer – un brutto momento per i piloti della Confederazione – che si schiantò con la sua ATS in fondo al lungo rettifilo d’arrivo arrivando a colpire il muretto di cemento. Per lui, numerose fratture a gambe e caviglie e sono ancora strazianti le immagini dei soccorsi e del dolore provato dal pilota https://www.youtube.com/watch?v=2YvqaK9ZAQQ
Insomma, ci sono periodi in cui gira tutto storto ma il peggio quell’anno doveva ancora venire, l’1 agosto, con la morte di Patrick Depailler…