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MERCEDES, NOZZE D’ARGENTO CON LA F1 MODERNA

(26/3/2020) – Il 26 marzo 1995 rappresenta una delle date importanti per la Formula1: il ritorno della Mercedes in F1, sia pur come motorista. Amaggior ragione per gli sviluppi che l’operazione che sto per ricordarvi ha avuto. Il parterre dei Team di quel campionato datata 20 anni fa annoverava quindi, tra Ferrari e Benetton che passava dal motore Ford a quello Renault, un nuovo, temibile binomio: la Mc Laren MercedesIl colpaccio di Ron Dennis stava nell’aver riportato, sia pur in veste di fornitore, la stella di Stoccarda nella massima formula. Non ci aveva avuto più nulla a che fare dal ritiro avvenuto a fine1955, dopo aver dominato per due anni di seguito grazie alla classe immensa del pilota Fangio e alla superiorità tecnico-telaistica del suo pacchetto che si materializzò nella formidabile W196. La scritta Mercedes-Benz riappariva su una F1.

 

CAMPIONATO F1 1995: C’E’ LA MC LAREN MERCEDES – Anni ’90, il team con sede a Woking veniva da anni difficili dopo l’epopea Senna e la perdita del motore Honda. Nel 1994 sembrava essere stata varata un’operazione degna di rilievo: l’accordo per la fornitura del motore Peugeot ma il binomio anglo-francese non diede i frutti sperati anche se, grazie al talento del pilota di punta Hakkinen, si salì sei volte sul podio (compreso quello triste di Imola). Un matrimonio insoddisfacente per entrambi e quindi di breve durata. Ma arriva la svolta. La Mercedes, un vero colosso, decide di rientrare in F1 e viene siglata la storica l’alleanza con la Mc Laren. Si fanno le cose in grande: accanto al confermato Hakkinen viene ingaggiato niente meno che il Leone d’Inghilterra Nigel Mansell, l’anno prima richiamato in servizio dalla Williams del drammatico dopo Senna e vincitore dell’ultimo GP ’94 ad Adelaide. Proprio il campione del mondo 1992 oscurò i riflettori: dopo aver testato la monoposto bianco rossa fa le bizze, rigetta l’auto e alla fine dà l’addio definitivo alla F1, sostituito dal connazionale Mike Blundell. La stagione dell’esordio è però deficitaria, la Mc Larenrimane quarta in classifica costruttori con Hakkinen che coglie due secondi posti (Monza e Suzuka) ma purtroppo rimane vittima di un tragico incidente durante le prove del GP d’Australia ad Adelaide. Si riprenderà dal coma, eccome se si riprenderà…

 

MOTORE MERCEDES BY ILMOR – Ma qui preme ricordare gli albori tecnici di quell’avventura e la sua evoluzione. Il motore V10 venne realizzato dalla Ilmor di Mario Ilien e Paul Morgan (poi prematuramente scomparso). Ai due l’esperienza non mancava: in America avevano già seguito il progetto Cosworth Turbo destinato a Indianapolis e quello Chevrolet Turbo per l’Indycar. Fu Roger Penske, che aveva supportato quest’ultima iniziativa, a creare il terreno fertile tra la Ilmor (già con esperienze anche in F1, Leyton House, March, Pacific, Tyrrell, Sauber) Mercedes. Ne venne fuori il progetto F0110, un propulsore compatto, dal basamento veramente stretto alloggiato nella non eccelsa Mc Laren Mp4/10 studiata da Neil Oatley. La prima vittoria col vessillo anglo-teutonico nel Gp d’apertura del 1997 a Melbourne ad opera di David Coulthard ma soprattutto arriveranno i titoli mondiali conquistati da Hakkinen nel 1998 e 1999 al termine di aspre ed indimenticabili contese con la Ferrari di Michael Schumacher. La Goldenera del Kaiser rosso, il ritiro di Hakkinen e l’avvento di Alonso con la Renault ne smorzarono la poderosa presenza temporaneamente  rivitalizzata dalla nascita dell’astro Raikkonen. La spy story del 2007 ai danni della Ferrari, un anno dopo il corposo ingresso societario della Mercedes in Mc Laren col 40%, segnarono irrimediabilmente i rapporti con Ron Dennis e nonostante la rocambolesca vittoria del mondiale 2008, al termine del 2009 i tedeschi annunciarono l’acquisizione del materiale Brown Gp, sorprendente campione in carica, il disimpegno azionario e, dal 2010, la “discesa in pista” diretta col nome Mercedes (e un certo Schumacher al volante). L’inizio di una cavalcata trionfale che ancora oggi nessuno sembra in grado di rallentare.

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