(12/2/2020) – Con la presentazione delle rispettive nuove monoposto, Red Bull e Renault (in parte) hanno gettato oggi il loro guanto di sfida a Ferrari, che ha svelato ieri la SF1000, e Mercedes, attesa venerdì 14 febbraio. La prima è la più seria pretendente al predominio dei due top team 2019, il team francese è chiamato invece ad un importante salto di qualità, nell’anno del massimo e delicato avvicendamento ai vertici della Casa Parigi. Le aspettative sono alte e giustificate ma solo dal 19 febbraio, data di inizio dei test collettivi a Barcellona, si capirà se è stata imbroccata la strada giusta.
RED BULL RB16 – Anche per l’ultima creatura di Adrian Newey, subito in pista a Silverstone per il filming day, il meglio è ben segreto sotto le pance rastremate, nel concepimento dello chassis e nella sistemazione strategica dei vari dispositivi. Il motore Honda, poi, è la carta decisiva. Di certo a Milton Keynes c’è grande fiducia in un netto miglioramento, corroborata anche dalla buona stagione 2019 coronata da tre vittorie di Verstappen. Il pilota olandese ha messo nel mirino Lewis Hamilton, verso il quale non ha risparmiato frasi di…disturbo tipo: “Lewis sta invecchiando”, “E’ molto bravo e lo rispetto come pilota. Però se su quella vettura ci fosse stato Alonso avrebbe vinto in ugual misura”, “Sotto pressione costante lui è vulnerabile, altrimenti può anche guidare, che so, al 97% e non fare errori”; “E’ uno dei migliori, però non è Dio e io posso batterlo. Forse Dio è con lui, ma lui non è Dio”. Secondo Chris Horner la stabilità regolamentare di quest’anno aiuterà la Red Bull. “Ci stiamo avvicinando ai nostri rivali. La buona seconda parte di stagione ci è servita da slancio per la nuova vettura. Sarà molto importante l’aiuto del motore Honda, è un partner fortemente motivato e competitivo. Hanno fatto un ottimo lavoro nel 2019 e ogni nuova mossa ha portato migliorie nell’arco del mondiale in termini di prestazioni e potenza”. La Honda, appunto, è pronta a stupire e fa sapere: “Honda si impegnerà a vincere più gare continuando a fornire gruppi motopropulsori con le stesse specifiche alla Scuderia AlphaTauri e a Red Bull Racing”. Infine ecco le chicche dell’ineffabile Helmut Marko che, nella pausa invernale ha pensato molto al motorone Ferrari (“se sospettiamo che ci siano di nuovo irregolarità, protesteremo sicuramente”), a Vettel (“nessun ritorno da noi”), e a Leclerc (“mi pento di non averlo messo sotto contratto”).
RENAULT RS 20 – Nell’evento pomeridiano presso l‘Atelier sugli Champs-Élysées a Parigi la Renault ha invece “giocato” un tiro mancino: la macchina non c’era, sono stati diffusi solo alcuni fotogrammi che vedete. Verrà pronto solo a Barcellona, tra una settimana, ma pare essere stata oggetto di un notevole studio aerodinamico con un musetto in stile Mc Laren. Segno di massima accuratezza del progetto o preoccupante ritardo? Vedremo in Spagna. Presente, invece, tutto lo stato maggiore della RS F1, dai piloti Esteban Ocon e Daniel Ricciardo con Guan Yu Zhou nuovo test driver, al direttore esecutivo Marcin Budkowski, dai direttori tecnici del telaio e della power unit Pat Fry e Remi Taffin, al consulente Alain Prost. Le dichiarazioni, comunque, lasciano presagire un approccio graduale alla vettura definitiva e, soprattutto, a quella forse del definitivo riscatto. Martin Budkowski ha infatti detto: “Abbiamo un piano di sviluppi intenso in vista dell’inizio della stagione“ mentre Pat Fry è parso addirittura già focalizzato sul lungo termine: “Ritengo che il progetto Renault sia stimolante, non solo per il 2020 ma soprattutto per il 2021, anno della rivoluzione regolamentare“. Freschi e carichi i due piloti. Daniel Ricciardo intende capitalizzare un anno non facile ma di insegnamento: “Le cose saranno più semplici: ho imparato molto su me stesso e sulla squadra“ mentre è parso eccitato Esteban Ocon, al rientro dopo un anno di “panchina”: “Il design della nuova R.S.20 è entusiasmante e ora dovremo capire quali sensazioni ci darà al volante”. Il Team principal Cyril Abiteboul va con i piedi di piombo: “Gli obiettivi dovranno essere moderati e realistici, con particolare attenzione sull’affidabilità. Il nostro obiettivo sarà riconquistare il quarto posto tra i costruttori”. Cautela confermata da Alain Prost: “Non bisogna mettere troppa pressione sul team, servirà tempo“. A far capire tutto il messaggio pervenuto da parte del presidente Jerome Stoll: “Il 2020 sarà un importante anno di transizione per il team, l’inizio di un nuovo ciclo“.