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FUSIONE PSA – FCA , I PUNTI CARDINE DELL’ACCORDO

(18/12/2019) – Ci siamo: Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e il Groupe  PSA hanno appena annunciato di aver firmato oggi un Combination Agreement vincolante che prevede una fusione  paritetica (50/50) dei rispettivi business per creare il quarto  costruttore automobilistico al mondo in  termini di volumi e il terzo in base al fatturato. Nel primo pomeriggio è in programma una conference call. La nuova capogruppo con sede in Olanda sarà quotata su Euronext (Parigi), Borsa Italiana (Milano) e al New York Stock Exchange e beneficerà della sua forte presenza in Francia, Italia e negli Stati Uniti.

L’obiettivo principe viene subito chiarito: “cogliere con successo le opportunità offerte da questa nuova era della mobilità sostenibile”., contribuendo con ciò al raggiungimento degli stringenti requisiti normativi globali sulle emissioni di CO2. Anche i calcoli sono presto fatti: “La società risultante dalla fusione avrà vendite annuali pari a 8,7 milioni di veicoli, con ricavi di  quasi 170 miliardi di euro , un utile operativo corrente di oltre 11 miliardi di euro  e un margine  operativo del 6,6%, sulla base dell’aggregazione dei risultati del 2018”. Il punto di forza, oltre al portafoglio di marchi iconici,  sta nella “forza di FCA in Nord America e in America Latina e alla solidità di PSA  in Europa. Il nuovo gruppo avrà una presenza geografica molto più bilanciata, con il 46% dei  ricavi generati in Europa e il 43% in Nord America, sulla base dell’aggregazione dei dati 2018 delle due società. L’aggregazione fornirà anche al nuovo gruppo l’opportunità di ridefinire la strategia in altre regioni”. E’ interessante continuare ad apprendere la strategia:  “Oltre due terzi dei volumi a  regime sarà concentrato su 2 piattaforme, con volumi annuali di circa 3 milioni di veicoli sia sulla  piattaforma small che su quella compact/mid-size.  Si prevede che i risparmi associati alle tecnologie, ai prodotti e alle piattaforme  rappresenteranno il 40% circa dei 3,7 miliardi di euro di sinergie annuali a regime, mentre i  risparmi relativi agli acquisti – che beneficeranno principalmente delle economie di scala e degli  allineamenti al miglior prezzo – rappresenteranno un ulteriore 40% di tali sinergie. Il restante  20% sarà rappresentato da risparmi in altre aree, tra cui marketing, IT, spese generali e  amministrative e logistica”.

Altro nodo sciolto, la governance: il consiglio di amministrazione sarà composto da 11 membri, la maggioranza dei  quali indipendenti . Cinque membri del consiglio di amministrazione saranno nominati da FCA e  dal proprio azionista di riferimento (incluso John Elkann in qualità di Presidente) e cinque da  Groupe PSA e dai propri azionisti di riferimento (incluso il Senior Non-Executive Director e il Vice  Presidente). Al perfezionamento dell’operazione il Consiglio includerà due membri in  rappresentanza dei lavoratori di FCA e di Groupe PSA. Carlos Tavares sarà Chief Executive  Officer, oltre che membro del Consiglio di Amministrazione, per un mandato iniziale di cinque  anni.

Le varie partecipazioni azionarie avranno un periodo di standstill di 7 anni a partire dal perfezionamento della fusione. Cosa è previsto per i cinesi di Dongfeng Group? “DFG ha concordato di vendere, e Groupe PSA ha concordato di acquistare, 30,7 milioni di azioni prima del closing (tali azioni saranno cancellate). Con riferimento alla restante quota di partecipazione  in Groupe PSA, DFG sarà soggetta a lock-up fino al perfezionamento dell’operazione. Successivamente al closing, DFG deterrà quindi il 4,5% del nuovo gruppo”. Ci sono poi altri aspetti  chiariti: “

Prima del closing, FCA distribuirà ai propri azionisti un dividendo speciale di 5,5 miliardi di euro mentre Groupe PSA distribuirà ai propri azionisti la quota del 46% detenuta in Faurecia. Inoltre, FCA continuerà a lavorare alla separazione della partecipazione detenuta in Comau, che sarà effettuata quanto prima successivamente al perfezionamento dell’operazione, a beneficio degli azionisti del nuovo gruppo. Ciascuna società intende distribuire un dividendo ordinario di 1,1 miliardi di euro nel 2020 relativo all’esercizio 2019, soggetto all’approvazione dei rispettivi consigli di amministrazione e azionisti. Al closing, gli azionisti di Groupe PSA riceveranno 1,742 azioni della società risultante dalla fusione per ogni azione di Groupe PSA detenuta, mentre gli azionisti di FCA avranno una azione della società risultante dalla fusione per ogni azione detenuta in FCA”. Il perfezionamento dell’aggregazione proposta è previsto in 12-15 mesi, soggetto alle consuete  condizioni di closing, tra cui le approvazioni degli azionisti delle due società nelle rispettive assemblee straordinarie e il soddisfacimento dei requisiti antitrust e altri requisiti normativi.

Infine le dichiarazioni. Carlos Tavares, Presidente del Consiglio di Gestione di Groupe PSA: “Questa  fusione rappresenta una grande opportunità per raggiungere una posizione ancora più forte nel  settore attraverso il nostro impegno a guidare la trasformazione verso un mondo con una mobilità  ecologica, sicura e sostenibile e a offrire ai nostri clienti prodotti, tecnologie e servizi d’eccellenza.  Sono pienamente convinto che grazie al loro immenso talento e approccio collaborativo, i nostri  team saranno in grado di massimizzare le performance con energia ed entusiasmo”.  Mike Manley, Amministratore Delegato di FCA, ha aggiunto: “Questa è l’unione di due società  con marchi incredibili e persone appassionate e competenti. Entrambe hanno affrontato momenti  di estrema difficoltà e ne sono uscite ancora più agili, intelligenti e formidabili. Le nostre persone  hanno un tratto in comune, quello di guardare alle sfide come opportunità da cogliere perché rappresentano la strada per renderci ancora migliori nel fare quello che facciamo”.

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