VETTEL E’ “BOLLITO”? – La domanda che sorge spontanea è: Seb è ancora attuale in questa F1 spigolosa e sempre più popolata da imberbi e sfrontati epigoni dei grandi campioni di un tempo? Proprio a Interlagos tipetti come Albon, Norris, Sainz e Gasly (in attesa di Russell), per non parlare dei più celebrati Verstappen e Leclerc stesso, hanno ancora una volta dimostrato quanto siano a loro agio con queste monoposto iper-tecnologiche ma soprattutto quanto non nutrano alcuna reverenza psicologica nei confronti di chiunque. Sono pronti a tutto pur di sfondare e di imporsi. Inesauribili, inoltre: finita una gara la prima cosa che dicono è: “Non vedo l’ora che arrivi il prossimo gran premio”. Domenica, Vettel è stato infilato a ripetizione senza complimenti e, per la verità, anche ad Austin si era fatto sorprendere nelle prime curve da un Hamilton più ispirato. Qualcosa non torna ma solo lui sa quanto la situazione personale sia compromessa.
LA LEZIONE MERCEDES – Detto questo, vanno prese delle decisioni perché la Ferrari è comunque molto competitiva e non si può rischiare ogni volta di buttare tutto all’aria. Jean Todt non transigeva da questo punto di vista e Binotto deve necessariamente porsi sulla stessa frequenza. In casa dei rivali Mercedes, il binomio Hamilton Nico Rosberg ha creato non pochi grattacapi. Incidenti, pugni di Toto Wolff sbattuti sul tavolo e disappunto di Niki Lauda sono lì nella memoria a testimoniarlo. Nel 2014 in Belgio successe qualcosa di molto simile a quello occorso alle due SF90 con Rosberg autore di un attacco sbagliato che causò la foratura dello pneumatico posteriore di Lewis. Nel 2015, poichè la convivenza tra i due peggiorava, i due firmarono alcune regole d’ingaggio. Nel 2016 il culmine della loro incompatibilità con il clamoroso incidente dopo il via al Gp di Spagna – entrambi out – e il testa a testa con pezzi di alettoni volanti all’ultimo giro del Gp d’Austria. A quel punto, l’intervento dei vertici Mercedes fu risoluto e così deve essere per la Ferrari.
Sotto, il documento che 4 anni fa sancì la “tregua” tra i due contendenti alla guida delle frecce d’argento, nel rispetto della libertà di azione, ma pure delle esigenze della Casa di Stoccarda che li pagava profumatamente.
Questa mattina, presso la sede della Mercedes a Brackley, si sono svolti incontri positivi tra Toto Wolff, Paddy Lowe, Lewis Hamilton e Nico Rosberg. I nostri piloti sono stati informati che resteranno liberi di correre per il Campionato del Mondo. Riteniamo che questa è l’essenza della Formula Uno, anche tra compagni di squadra. Come appassionati, vogliamo vederli correre, e questo si aspettano anche i tifosi della Formula Uno.
Tuttavia, questa libertà deve rispettare quelli che sono i valori di squadra. Nelle ultime cinque gare ci sono stati tre incidenti che ci sono costati più di 50 punti nel Campionato Costruttori. Per questo motivo abbiamo rafforzato le nostre regole di ingaggio, con maggiori deterrenti al fine di evitare contatti tra le nostre monoposto. Alla luce di questi accordi, noi daremo la massima fiducia ai piloti, e il loro destino è nelle loro mani.Abbiamo ricordato ai nostri piloti che possiamo impartire ordini durante qualora ci fosse una situazione che potenzialmente può portare ad una perdita di punti nella classifica costruttori, come abbiamo fatto le Gran Premio di Monaco GP di quest’anno, quando è stato chiesto a Nico di dare strada a Lewis. Se i piloti non rispetteranno le regole di ingaggio fissate oggi, potremo imporre ordini di scuderia come soluzione di ultima istanza.