(16/10/2019) – Buon compleanno, happy birthday a Charles Leclerc che oggi compie 22 anni e buon compleanno a Kimi Raikkonen che domani 17 ottobre raggiunge i 40 anni! Auguri al giovane e al “vecchio”! Non proprio l’Alfa e l’Omega della F1 poiché c’è Stroll che ha solo 20 anni ma sicuramente punti di un arcobaleno che congiunge due epoche relativamente vicine ma in realtà già molto lontane e diverse. Pensateci: il finlandese ha debuttato nella massima formula nel 2001, in piena epoca schumacheriana. Debuttarono insieme a lui Alonso su Minardi e Montoya con la Williams, per dire.
LECLERC è sbarcato in F1 l’anno scorso con la Sauber e oggi è già alla Ferrari e viene definito il “predestinato”. Le sue prime vittorie, il successo, la freschezza del suo approccio, la carica agonistica che promana ne hanno fatto subito un idolo. Paragonato a Lauda e Villeneuve, deve solo incanalare il suo prorompente talento nel solco dei limiti accettabili per ottenere il risultato che si prefigge e cioè il titolo mondiale. Può farcela, molto presto. Ovviamente essere alla Ferrari è per lui una garanzia ma, come detto, deve imparare a concentrarsi sulla guida e a fidarsi del box. La F1 attuale è questa. Non lascia molto spazio ai funambolismi – lui però ne è capace, vero Verstappen? – ed esige concretezza. Anche spietatezza e il ragazzo, nonostante la giovane età, lo è. Sportivamente, s’intende. Si dice che chi vuole davvero raggiungere un obiettivo deve estraniarsi da tutto quello che lo circonda e avere un unico chiodo fisso. E’ su questa strada perché – lo ha detto – brama dal desiderio di vincere, vincere, vincere. Spero, però, che lasci tempo e spazio alla sua vita, quella di un ragazzo monegasco, amante dell’Italia, tutto sommato buon viveur.
RAIKKONEN ha sorpreso tutti l’anno scorso quando ha personalmente contrattato il suo ingaggio allAalfa Romeo Racing per due anni! Altro che ritiro dopo il giubilamento della Ferrari. Lo ha detto: “Finchè sentirò di poter dare qualcosa vado avanti” e questo va rispettato sebbene molti giovani rampanti abbiano rosicato per il venir meno di un ambito sedile… Quest’anno, l’ex ferrarista ha dato una bella mano a Vasseur nel mettere fieno in cascina almeno nella prima parte di campionato. Ora sembra soffrire un po’ ma è prodigo di consigli ai tecnici e valgono sicuramente tanto. Già ci si chiede: e l’anno prossimo smetterà, a 41 anni? E’ nell’Albo d’oro dei campioni del mondo, è al top nei vari ranking, una bella famiglia con i figli che cominciano a crescere molto. Ha altre passioni: i rally (ci riproverà?), il motocross. Una cosa è sicura: mancherà. E la cosa è alquanto strana perché è universalmente Iceman: parla poco, odia i cerimoniali, conferenze stampa comprese; se può evitare qualsiasi cosa, la evita; la calca lo infastidisce anche se incassa con molto savoir faire. Eppure, è amatissimo. Sempre tra i più acclamati e applauditi. Forse proprio perché incarna l’essenza (antica) di questo sport: passione, guida, talento puro, una storia. Alcune sue debolezze le relega nel privato, ed è affar suo.