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EMOZIONE YAMAMOTO. TO BE CONTINUED?

(11/10/2019) – Naoki Yamamoto ha avuto la sua opportunità: nel rainy week end di Suzuka è sceso in pista nellaFP 1 al volante della Toro Rosso al posto di Gasly. Un’emozione che, forse, a 31 anni – è nato il 7 novembre – non pensava più di poter provare. Invece, la Honda – sempre molto concreta nell’offire chance ai piloti dagli occhi a mandorla – ha ottenuto questa gratificazione per il suo pilota di punta in Superformula e credo che la giornata che in Giappone va già a terminare non sarà dimenticata facilmente dal campione 2018  della categoria giapponese che lo vede anche nel 2019 leader con il Docomo Team Dandelion Racing. Per la cronaca, si è classificato 17° a soli 98 millesimi dal compagno di squadra ben più a suo agio con la STR19. Da buon professionista, Naoki si è detto non molto soddisfatto della sua performance – in primis ha dovuto effettuare alcune regolazioni – ma soprattutto è rimasto impressionato dalla potenza delle attuali F1. Tanti cavalli, ha ammesso, non li ha mai avuti alle sue spalle. Nello stesso tempo, dalla sua ha avuto la perfetta conoscenza del circuito che probabilmente potrebbe percorrere anche a occhi chiusi tanti sono i giri che ha effettuato nel corso della sua carriera (ha vinto in coppia con Button anche il campionato SuperGT). Nel 1992, sempre a Suzuka, assistette inoltre per la prima volta ad un  Gran premio di F1 (quell’anno vinse Patrese su Williams) e diventò il suo sogno.

Detto questo, la domanda è: Yamamoto può avere un futuro in F1? Nella bagarre red Bull/toro Rosso per un sedile 2020 ha una chance? L’impressione è che lui voglia giocarsela, d’altronde cosa ha da perdere? La Honda, partner di Marko & C., tifa ovviamente per lui ma dalla F2 – dove attualmente è sesto con il Team  Carlin – bussa alle porte della F1 anche il 26enne Matsushita. Una cosa è certa: una terra come il Giappone, al top per tradizione motoristica e ardore dei fans,  dovrebbe essere rappresentata nella massima formula. Dieci anni fa esatti, l’infortunio di Glock – allora alla Toyota – nelle qualifiche proprio di Suzuka, aprì le porte della F1 a Kamui Kobayashi (oggi 33 anni) che dopo un promettente esordio e il passaggio alla Sauber terminò la sua carriera avara di soddisfazioni alla Catheram nel 2014. Vedremo se quanto successo oggi a Suzuka riaprirà la porta che, stabilmente, attraversò per primo il mitico Satoru Nakajima. Tutti concordano, quanto meno, che Il test di oggi sarà fonte di ispirazione per la nuova generazione di piloti del Sol Levante.

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