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TUTTO IN UN GP / USA-EST 1969. RINDT, COURAGE E HILL: TRE DESTINI

(5/10/2019) – Il Gran Premio degli Stati Uniti del 5 ottobre 1969, 50 anni fa, fu caratterizzato da tre avvenimenti: la prima vittoria di Jochen Rindt, gli ultimi punti di Pirs Courage e il grave incidente di Graham Hill. A Watkins Glen, penultima gara di campionato, l’austriaco regolò in volata proprio Courage. Il primo era al volante della Lotus mentre l’inglese guidava una Brabham mesa in pista da Frank Williams. Triste il loro destino solo pochi mesi dopo: l’inglese sarebbe tragicamente morto a Zandvoort dopo aver “sposato” il progetto Williams che portava in pista la De Tomaso progettata da Gianpaolo Dallara. L’austriaco, invece, morì a Monza mentre dominava il campionato che avrebbe comunque vinto, la prima volta postumo. 

Graham Hill, anche lui al volante della Lotus, era in difficoltà e solo l’ennesima vittoria a Montecarlo aveva dato smalto ad una stagione critica. Al Glen era alle prese con grossi problemi agli pneumatici e proprio l’esplosione di uno di questi causo un grande crash aggravato dal fatto che il metodico inglese questa volta non aveva indossato le cinture di sicurezza. Il pilota fu sbalzato dall’abitacolo e riportò la frattura di entrambe le gambe. Indomito, si riprese e l’anno dopo – Chapman lo spedi nel Team di Rob Walker – tornò in pista e lo si vide anche con le stampelle. Aveva perso però qualcosa e infatti non riuscì più a salire sul podio, inizio della decadenza che lo portò nel 1975 a ritirarsi dopo la clamorosa non qualificazione nella sua Monaco.


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