Carlos Sainz e
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POST HUNGARIAN GP / MERCEDES IS BACK, MA COMPLIMENTI A SAINZ
(5/8/2019) – Complimenti a Hamilton e a tutta la Mercedes : non era facile riprendersi subito dalla scoppola di Hockenheim e invece, con una prova di globale superiorità, il Gran Premio d’Ungheria ha ristabilito le gerarchie. La mesta e finanche cupa nota è che in tale quadro la Ferrari scivola a terza forza del campionato con la Red Bull del coriaceo e sempre più maturo Verstappen ormai sola capace di insidiare fino in fondo le frecce d’argento. Vettel, terzo, è salito sul podio e Leclerc si è classificato quarto ma i distacchi abissali rispetto al duo sopra citato fanno davvero tristezza. Ritrovarsi a questo punto del campionato con distanze dai primi simili, anzi peggiori, di quelle riscontrate nell’alba amara di Melbourne è qualcosa che deve far riflettere. Non è possibile, a tre mesi dalla fine della contesa 2019, doversi chiedere come mai manca downforce, come mai gli pneumatici si degradano troppo in fretta, come mai il motore Honda d’un botto pare più potente. No, davvero: non è possibile. Adesso arrivano piste come Spa e soprattutto Monza dove probabilmente la Rossa spenderà qualche “gettone” speciale per sfruttare gli allunghi di cui i due storici circuiti dispongono ma come ha già saggiamente anticipato Vettel gli altri, che sono avanti, non dormiranno sugli allori. Dunque, a Maranello c’è molto da rivedere in fatto di organizzazione, di responsabilità, di quality check dei pezzi e forse – Seb è molto pensieroso… – anche di piloti. Le attenzioni, giustamente, sono già molto rivolte al progetto 2020 perché, diciamolo, la SF 90H purtroppo ha fallito. Dall’altra parte, invece, la strategia millesimale Mercedes ha semplicemente consentito ad Hamilton di vincere senza ingaggiare un duello troppo rischioso con Verstappen che, a sua volta, si è “accontentato” di un secondo posto e punto del giro più veloce anche se l’Hungaroring è pista di quelle assolutamente congeniali alla Red Bull. Li rivedremo a Spa dove l’olandese potrà contare su un mega supporto dei tifosi che notoriamente si presentano in massa sul circuito delle Ardenne ma, nel contempo, un rinfrancato Hamilton – che ha dato forse la batosta definitiva al compagno di squadra Bottas, veloce in qualifica ma sfortunato o arrendevole in gara – pare deciso a chiudere al più presto la partita.