(26/6/2019) – Un sabato da leoni per Rubens Barrichello e la Stewart, quel 26 giugno del 1999 al Gran Premio di Francia, venti anni fa. Nel corso del terzo anno di impegno, la scuderia fondata dall’omonimo grande ex pilota scozzese – 80 anni pochi giorni fa – cominciava finalmente a bazzicare le zone alte della classifica. Complici anche le bizzarre condizioni meteo, il brasiliano già in odore di Ferrari, riuscì a piazzare la sua zampata in quel di Magny Cours conquistando una emozionante pole position precedendo gli altrettanto sagaci Alesi su Sauber e Panis su Prost. Grande la gioia al box per i protagonisti di questa avventura che però ebbe vita breve. Come in gara, tutta o quasi sul bagnato. Scattato in testa, Barrichello dovette battagliare con vari piloti, safety car e pit-stop, date le condizioni della pista molto variabili tra asciutto e nuovi insidiosi scrosci di pioggia. Niente male, dopotutto, il terzo posto finale dietro Frentzen su Jordan-Mugen Honda e Hakkinen su Mc Laren – Mercedes ma prima delle due Ferrari di Schumacher e Irvine (5° e 6°)! Il 1999 fu l’annata migliore della Stewart e infatti qualche mese fu l’altro pilota della Scuderia, Johnny Herbert, a regalare l’unica vittoria al GP d’Europa al Nurburgring. Nel 2000, la Jaguar (leggi Ford) rilevò il tutto ma senza successi maggiori.
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