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FLASHBACK / GP CANADA 1989. LA PRIMA VITTORIA (BAGNATA) IN F1 DI THIERRY BOUTSEN

(18/6/2019) – E venne la prima vittoria di Thierry Boutsen: 18 giugno 1989, Gran Premio del Canada, trent’anni fa! Una gara bagnata, con molti colpi di scena, certo con un po’ di fortuna ma il pilota belga della Williams-Renault – all’epoca 31 anni – meritava il successo dopo essersi fatto notare fin dal suo esordio nel 1983 in F1 con la non eccelsa Arrows e poi nei due anni (1987-1988) al volante della più competitiva Benetton. Ma quelli erano gli anni della super Mc Laren e, in particolare del dualismo Senna-Prost. Proprio i due galletti di Ron Dennis monopolizzarono anche la prima fila di Montreal ma le condizioni meteo (pista bagnata) e, per una volta, la precaria affidabilità delle monoposto bianco-rosse ed altri colpi di scena regalarono la gioia del gradino più alto del podio ad uno degli eredi della grande tradizione belga dell’automobilismo. Boutsen si ripeterà a fine stagione, in Australia, ancora su pista bagnata.

LA GARA – Gomme da asciutto o da bagnato? Questo il dilemma di tutti sulla griglia di partenza del Gran Premio del Canada che vedeva Boutsen in terza fila col sesto tempo mentre il compagno di squadra Patrese aveva spuntato il terzo tempo, dietro le due imprendibili Mc Laren, subito in testa. Altrettanto rapidamente, però, si dovette ritirare uno dei protagonisti, Prost, con una sospensione rotta e da quel momento il valzer dei cambi gomma caratterizzò la gara, resa imprevedibile dagli scrosci di pioggia che si susseguivano. A ritrovarsi in testa con un buon vantaggio fu Patrese che ritardò il pit-stop mentre Senna cominciò a recuperare dalle retrovie fiutando il colpaccio in assenza dell’arci-rivale francese. Il cambio gomme di Patrese costò la prima posizione, rilevata dal brasiliano che sembrava potersi così avviare facilmente verso la vittoria ma a tre giri dal termine il cedimento del motore Honda riservò un altro colpo di scena. E qui venne fuori Boutsen che, accorto e preciso sull’asfalto viscido, si ritrovò primo davanti a Patrese e De Cesaris (primo podio per la Dallara)  regalandosi un’emozione che non dimenticherà.

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