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JEAN TODT A CHE TEMPO CHE FA

(27/5/2019) – Dopo Lewis Hamilton, il conduttore televisivo italiano Fabio Fazio ha portato ieri negli studi di Milano della trasmissione di Rai1 “Che tempo che fa” il presidente della FIA Jean Todt, al suo terzo mandato che scade nel 2021. Una vecchia promessa dell’ex DS Ferrari mantenuta dopo aver presenziato al Gran Premio di Monaco e che, in una ventina di minuti, ha dato modo agli appassionati di rivivere 16 anni di epopea ferrarista. Il Napoleone di Maranello, infatti, fu ingaggiato dal Presidente Montezemolo nel 1993 e il rapporto con la Scuderia si interruppe solo nell’aprile del 2009 dopo aver scritto pagine di storia sportiva memorabili soprattutto grazie alla straordinaria sequenza di stagioni vincenti firmate da un suo grande amico, Michael Schumacher. Ma questa è storia nota.

Ecco alcune dichiarazioni interessanti e curiose di Jean Todt:


A 13 anni già guidavo l’auto di mio padre: sono nato con questa passione che ho tuttora.


Scegliendo me Montezemolo prese il rischio di affidarsi a uno straniero con poca esperienza di F1.

Lauda, all’epoca consulente Ferrari, fu il primo collegamento con la Scuderia. Primadi Montezemolo incontrai lui al quale esposi la mia visione della F1.


Vincere è molto difficile. Quando arrivai a Maranello gli ingredienti non erano messi bene quindi preparai un piano di riorganizzazione e formai un gruppo potente a tutti i livelli. Una squadra forte, unita e competente può fare miracoli e sono stati fatti.

La Ferrari è un mito, una religione. Lo è sempre stato e lo è sempre. Gode di un affetto unico al mondo grazie alle sue auto da sogno e alle corse. L’Italia, poi, è un popolo di passione.

La Ferrari oggi ha due piloti molto bravi ma, come detto, tutti gli ingredienti devono essere a posto. Per tornare a vincere manca un po’ di sale e pepe ma sono convinto che ci riusciranno.

Con Michael Schumacher entrai in grande confidenza. Il 4 giugno 2004 incontrai per la prima volta Michelle, la mia attuale signora, e glielo raccontai. Lui mi disse che dovevo insistere, inviarle dei messaggi e mi insegnò come fare a mandare sms. Voglio ricordare che nel 2006 Michael aderì al progetto della fondazione medica ICM e per raccogliere fondi accettò di prendere parte con me al film “Asterix ai giochi olimpici”.

Mick Schumacher ha vinto nel 2018 il campionato di F3 ed è al primo anno di F2, molto difficile. Ha talento ma dobbiamo dargli tempo.

Sono scaramantico: porto sempre con me una scatoletta di legno porta fortuna.

Io vivo per il 25% del tempo a Ginevra, per il 25% a Parigi e per il 50% in viaggio.

 

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