(3/5/2019) – Incredibile ma vero: Ayrton Senna, nella sua lunga e ricca carriera, annovera anche una sola mancata qualificazione. Il pilota brasiliano, del quale ricorrono i 25 anni della morte, proprio a Imola, il 5 maggio 1984, ebbe forse la sua prima (e ultima) cocente delusione non riuscendo a portare la sua Toleman-Hart tra i magnifici 26 al via del Gran premio di San Marino (insieme a lui Piercarlo Ghinzani su Osella-Alfa Romeo). Ma fu davvero una parentesi: il futuro campione, al debutto in F1, veniva da due sesti posti da incorniciare in Sudafrica e in Belgio al volante di una monoposto non certo al top e a distanza di un mese, il 3 giugno seguente, sarebbe “esploso” al famoso Gran Premio di Monaco sotto la pioggia, quando arrivò ad insidiare la Mc Laren TAG Porsche di Alain Prost e solo la bandiera rossa sventolata da Jacky Ickx impedì il colpaccio.
Dunque cosa successe ad Ayrton quel sabato pomeriggio in riva al fatidico Santerno? La sessione fu indubbiamente rovinata dal meteo ballerino che praticamente consentì l’utilizzo delle gomme slick sono in un concitato finale dal quale il paulista rimase escluso anche a causa di gravi problemi all’alimentazione del motore. Il suo compagno di squadra, Johnny Cecotto, riuscì però a qualificarsi bene, strappando la 19^ piazza. Ma soprattutto, la Toleman era in forte conflitto con il fornitore di pneumatici, l’italiana Pirelli. Lamentava un trattamento non idoneo e inoltre esisteva una querelle economica di 250mila dollari che il team inglese pretendeva in relazione alle spese sostenute per i test di Kyalami. A causa del dissidio la Toleman non potè prendere parte alle prime prove del venerdì e solo l’intervento di Bernie Ecclestone riuscì ad appianare le cose almeno per quella gara. A partire dal GP successivo in Francia, infatti, la Toleman passò alla Michelin ma per Senna rimane questa piccola “macchia”. Proprio questa delusione accelerò i contatti con la Lotus con la quale nel 1985 vinse la sua prima gara e che gli assicurò il decollo definitivo verso la grandezza.