(18/4/2019) – C’è un che di sfortuna nella carriera di Anthony Davidsonche oggi compie 40 anni. Happy birthday!. Al pilota inglese sono sempre state riconosciute, già a partire dagli esordi in kart e in F. Ford e poi in F3, ottime doti di collaudatore e di velocità pura, ma la F1, suo naturale obiettivo, gli è sempre sfuggita. Le sue qualità gli hanno permesso comunque di laurearsi campione del mondo endurance nel WEC 2014, con la Toyota. Le gare di durata sono il suo attuale impegno in seno al Team Dragon Speed di Jacky Chan. Questa, in estrema sintesi la sua carriera. La F1, dicevo. Già collaudatore e terzo pilota BAR, l’esordio è avvenuto nel 2002 con la Minardi anche se solo per sostituire temporaneamente Yoong. Alla trasformazione BAR in Honda lui c’era, guadagnandosi il rispetto dei giapponesi che gli ha consentito di approdare finalmente nel 2006 alla “consorella jap” SuperAguri con un volante fisso. Ma, vedi sfortuna, nonostante tante speranze nel 2007 butta male e nel 2008 il team in crisi finanziaria addirittura si ritira dopo il GP di Spagna! Nel 2009 la storia è nota: la Honda si trasforma in BrawnGp e vince il mondiale con Anthony terzo pilota… Tramontato il sole della F1 (nel 2013 è comunque terzo pilota Mercedes) avviene la conversione sulla via dell’endurance ed è in questa categoria, con i colori Toyota, che si prende le sue soddisfazioni con tante vittorie e il titolo 2014, e anche qualche grosso spavento come nel 2012 alla 24 Ore di Le Mans – due volte sul podio ma mai la vittoria nella classica francese – vedi decollo e rovinoso schianto dopo una incomprensione con una Ferrari GT. Dal 2018 è con la LMP2 della DragonSpeed ma il mondo della amata F1 lo comprende ancora: nel contempo è commentatore Sky.
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