(22/3/2019) – Mick Schumacher compie oggi 20 anni di età (è nato in Svizzera, a Vufflens-le Chateau). Il 29 e 30 marzo esordirà nel FIA F2 inBarhain. Poi porterà avanti il programma Ferrari Driver Academy, la porta di accesso al mito di Maranello. Rumors, a breve chiariti, lo danno quale rookie driver già nei test post Shakir con l’Alfa Romeo. Accidenti, che prospettive! D’altronde, essere figlio di una leggenda della F1, del massimo alfiere del Cavallino, ed essere sui kart fin dall’età di 9 anni (quando si presentava col cognome della madre, Betsch), pone davanti ad una strada obbligata o quanto meno segnata. Lui ha deciso di percorrerla e non si ha motivo di dubitare quando afferma che non sente nessuna pressione ma che, anzi, naturalmente, è onorato di dover misurarsi con il blasone di cotanto padre. Il migliore. E’ perfettamente conscio, altresì, che ora la pista è in salita ma ci sono tutti gli elementi per affrontarla al meglio. Dopo il trionfo nel FIA F3 Championship, eccolo in F2 nel rassicurante Team Prema, seguito, coccolato dagli uomini Ferrari che sanno qual è il destino finale. Mick ha preferito la Ferrari alla Mercedes e ora tocca agli uomini del Cavallino preparare le condizioni affinchè esso si compia nella maniera più positiva e anche eclatante possibile. Binotto ha già fatto professione di fede: “Per qualcuno come me che lo ha conosciuto fin dalla nascita, non c’è dubbio che accogliere Mick in Ferrari abbia un particolare significato emotivo, ma lo abbiamo scelto per il suo talento e le qualità umane e professionali che l’ho già distinto nonostante la sua giovane età”.
Mick, dal canto suo, profonde calma e serenità: “Sono felicissimo di avere raggiunto un accordo con Ferrari e del fatto che il mio prossimo futuro nelle competizioni automobilistiche sia in rosso, entrando a far parte della Ferrari Driver Accademy e così anche della famiglia della Scuderia Ferrari. Questo è un altro passo nella giusta direzione e potrò solo beneficiare dell’immensa competenza che c’è lì. Sicuramente farò di tutto per poter apprendere tutto ciò che mi può aiutare a raggiunger e il mio sogno: correre in Formula 1. E’ più che ovvio che Ferrari abbia un posto enorme nel mio cuore fin da quando sono nato e in quello della nostra famiglia, sono felice anche a livello personale per questa opportunità. Vorrei anche ringraziare la mia famiglia, gli amici e i partner che mi hanno supportato e aiutato ad arrivare a questo punto”. Fin qui la storia recente e le legittime aspettative, dal prossimo fine settimana i responsi del cronometro. Mick dovrà vedersela in F2 anche con gli altri giovani “cavallini” FDA e cioè Callum Ilott e Giuliano Alesi, tutti all’esordio nella categoria.