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MC LAREN, NON SOLO LIVREA

(19/2/2019) – La Mc Laren è all’ennesimo anno zero: quello del post-Alonso. Evaporato anche Vandoorne, per il 2019 Zack Brown ha affidato l’ennesima ripartenza a due giovani rampanti: Sainz e il rookie Norris. I due hanno dichiarato di sentire il peso di tale eredità e responsabilità ma, nel contempo, la piena fiducia riposta in loro li motiva al massimo. Auguri. Il team che fu di Teddy Mayer e Ron Dennis e di Revson, Hulme, Fittipaldi, Hunt, Lauda, Prost, Senna, Hakkinen ecc. , dovrà pur tirarsi fuori dalle secche dove la partnership con la Honda – che sia “colpa” dell’uno o dell’altro –  l’ha tirata. Giubilato il motore giapponese, neanche il Renault ha consentito l’anno scorso ad Alonso di rinverdire i fasti. Quest’anno si riprova, fidando in qualche cavallo in più e in un progetto, la MCL234, migliore.
E’ interesse della F1 non vivere un altro drammatico declino di una grande, come quello che sta invece attraversando la povera Williams neanche oggi in pista a Barcellona. Tyrrell, Brabham, Lotus ed altri gloriosi team sono spariti dai radar da tempo e, francamente, era difficile immaginare una simile dissipazione di back-ground da parte di altri giganti che hanno contribuito alla storia del Circus. Ma così è e per loro non resta che impegnarsi al massimo. La Mc Laren dal 2017 è tornata alla colorazione papaya del fondatore Bruce. Sapremo che è tornata grande quando un grande sponsor occuperà le fiancate, dopo le epopee Yardley, Marlboro, West e Vodafone. Sì, sarà la livrea a dire che la Mc Laren è tornata grande.
1973
1976
2001
2008
2017
2019

                                                                                                


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