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LA DAKAR 2019 DI CRISTINA GUTIERREZ CON MITSUBISHI

(23/1/2019) – Cristina Gutiérrez, pilota ufficiale di Mitsubishi Spagna, può dirsi più che soddisfatta: la spagnola di 28 anni, alla guida della sua affidabile Mitsubishi Eclipse Cross,ha portato a termine per la terza volta consecutiva la gara più dura del mondo, la Dakar. Ha conquistato la 26ª posizione assoluta nella classifica generale – tra l’altro migliorando sensibilmente il risultato delle edizioni precedenti (38ª nel 2018 e 44ª nel 2017) e arrivando a un passo dai primi 25 – la 7ª nella classe T1.2 (fuoristrada prototipi con motore diesel) e risulta prima pilota donna nella classifica generale auto. Per la cronaca, ha completato i 3.096 chilometri cronometrati dell’edizione 2019 tutta peruviana della maratona automobilistica, in 55 ore, 56 minuti e 14 secondi. Oltre a ottenere la 26ª posizione generale, la pilota si è classificata 7ª nella classe T1.2 (fuoristrada prototipi con motore diesel) e prima pilota donna nella classifica generale auto.

Prima di salire sul podio a Lima, Cristina ha definito l’esperienza “un trionfo” date le condizioni più che impegnative dell’edizione 2019 della gara, alquanto atipica, più breve del solito e disputata in un solo Paese, comportando così la necessità di ripetere più volte gli stessi tratti. “Per me è difficile stabilire quale sia stata la Dakar più dura, perché ogni anno abbiamo partecipato con una macchina diversa; devo però ammettere che in alcuni momenti abbiamo sofferto molto” ha confessato. Dimostrazione dell’elevata complessità della gara sono stati i numerosi problemi che il duo completato dal copilota Pablo Huete ha dovuto superare prima di tagliare il traguardo. Il momento più delicato lo hanno vissuto il quinto giorno di rally, durante la seconda parte della tappa Marathon, quando hanno dovuto fare i conti con la rottura dei due radiatori, un’avaria che sembrava potesse costare l’abbandono. La seconda settimana di gara è stata altrettanto impegnativa a causa delle alte temperature percepite all’interno dell’abitacolo, che hanno superato i 60 gradi durante la penultima giornata della competizione. Tutto è bene quel che finisce bene e Pablo Huete ha rivolto parole di stima nei confronti di Cristina: “Devo ringraziarla per avermi dato l’opportunità di partecipare e di vivere questa esperienza. Il modo in cui lavora è incredibile e, come pilota, ha dimostrato di poter stare tra i primi 20”.

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