(7/1/2019) – Buon compleannoa Lewis Hamilton, oggi 34 anni. Già cinque volte campione del mondo di F1, come Fangio, è il pilota che più di tutti può insidiare i record assoluti detenuti da Michael Schumacher. Può assolutamente riuscirci, il suo più grande avversario è infatti Hamilton stesso. Certo, vedremo se la Ferrari riuscirà a mettere in pista, come chiede Vettel, una monoposto buona anche nella seconda parte della stagione ma l’impressione è che la Mercedes continuerà comunque a restare…freccia d’argento e che Lewis possa evolversi ulteriormente dopo un’annata, quella appena trascorsa, nella quale a detta di tutti ha raggiunto la più alta vetta di maturità (e di furbizia). Allora, il vero rischio sulla strada della supremazia è costituito da Hamilton stesso.
Il talento c’è, si sa, ma per effettuare il successivo passo evolutivo l’inglese ha altresì bisogno di stimoli. E’ stato così un po’ in tutta la sua vita: da quando frequentava le scuole, alle prese con i bulli o con le materie più ostiche, alle prime armi sui kart, ambiente dove il colore della sua pelle non passava inosservato. Dalle affollate formule propedeutiche alla contrapposizione in F1 con blasonati avversari, compagni di squadra e non, ai quali ha portato rispetto ma mai reverenza (Alonso, Rosberg, Vettel). E’ nella sua indole più profonda la capacità di reagire, la determinazione ad arrivare, l’ambizione (la certezza?) di primeggiare. Ma per fare questo, nel migliore modo possibile, gli occorre la “spinta”, l’evento contrario, l’obbiettivo della risalita. Lo ha sempre detto: “Le avversità mi rendono più forte”. Insomma, il “ricrearsi” costantemente e nella maniera più gloriosa è la sua grande forza che, d’altronde, pervade anche la sua vita privata. Non ha ancora deciso cosa fare dopo le corse (Ferrari nel mirino, intanto) e non ha ancora concesso definitivamente il suo cuore ad una donna, ma intanto vince e se la spassa. Alla grande, come sempre. Auguri!