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DOCTOR STRANGE VETTEL AD ABU DHABI

(23/11/2018) – Cosa succede a Sebastian Vettel? Il pilota della Ferrari chiude questa stagione che ha premiato il suo arci-rivale Hamilton con il sorriso tirato. Anzi, sembra proprio triste. Che differenza rispetto a cinque anni fa, il 24 novembre 2013, Gran premio del Brasile: con la Red Bull Seb vinse la sua ultima gara con l’imbattibile monoposto – era la RB9 – dell’imbattibile Adrian Newey. Sfuriata iniziale di Rosberg su Mercedes, poi il facile sorpasso e il dominio: 13^ vittoria stagionale, nona consecutiva, quarto titolo mondiale in bacheca. Che bellezza. L’orizzonte, oggi, è nuvoloso. La frase proferita ieri ad Abu Dhabi è piuttosto esemplificativa: “Non ho ancora pensato al futuro, a come ripartire dopo una stagione così difficile. L’importante sarà farlo con felicità, questa è la cosa più importante”. Felicità che, evidentemente, ora non c’è. Qualche osservatore sottolinea come, negli ultimi tempi, il campione tedesco sia stato visto molto spesso in compagnia dei suoi vecchi amici della Red Bull, quasi a cercare di ritrovare un calore umano che forse gli manca.

Eh, tempi magnifici, quelli a Milton Keynes. Poi, nel 2014, l’avvento dei motori turbo sovvertì gerarchie e certezze. Le vittorie non arrivarono più, a differenza di quanto seppe però fare il più brillante compagno di squadra Ricciardo. Anche in quel periodo, il sorriso si spense, i modi diventarono scorbutici, la mente vagava verso altre direzioni. Alla Ferrari, dove è approdato da ormai quattro anni, non sono certo mancati momenti di gloria, di intima ed enorme soddisfazione. Ma qualcosa, soprattutto in questo finale di stagione 2018, non ha convinto il pilota di Heppenheim. Lo ha disturbato. “Abbiamo avuto una buona macchina, ma non dominante come la Mercedes”, sottolinea. Il titolo che questa volta sembrava nelle sue mani è invece sfuggito (anche grazie a suoi errori clamorosi, non sempre riconosciuti), la stampa bacchetta lui e glorifica Hamilton che macina record e ha eguagliato Fangio, la Scuderia di Maranello soffre il dopo-Marchionne e, nonostante il suo endorsement pro Raikkonen, per il 2019 gli ha affiancato il rampante monegasco Leclerc.

Riuscirà, come dice lui, a ripartire con ottimismo? E’ un bel dilemma: cosa succederà se la nuova monoposto Ferrari non sarà più competitiva della Mercedes? Se anche la Red Bull disturbasse stabilmente i nuovi sogni di gloria? Se Leclerc dovesse rivelarsi più veloce di Seb? A quel punto, Vettel potrebbe diventare ingestibile e imprevedibile. Nel 2019 compirà 32 anni, ha moglie (Hanna Prater) e due figlie piccole, Emilie e Matilda, rispettivamente 4 e 3 anni. E’ in pista dal 1995, con i kart, e in F1 dal 2006. E’ l’unico pilota del Circus assente dai social. Ora c’è Abu Dhabi, poi verrà il tempo del riposo e della riflessione, la Race of Champions in coppia con Mick Schumacher. Quello che pensa oggi e che si aspetta domani è riassunto in questa dichiarazione: “Penso che dovremo rinforzare il pacchetto, visto che quest’anno in alcune occasioni ci è mancata un po’ di velocità; ma stiamo lavorando intensamente per quel passo avanti che farà la differenza. Chiunque lavora alla Ferrari ama quello che fa e si sente privilegiato di fare parte di questo team”.

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