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HAPPY BIRTHDAY / ROBERTO GUERRERO 60 ANNI, EL MAESTRO DE UNA NUEVA GENERACION

(16/11/2018)– Tra i tanti piloti sudamericani, per lo più brasiliani, che nella seconda metà degli anni ’70 si trasferirono in Europa, c’era anche un colombiano, Roberto Guerrero, che arrivò fino alla Formula 1 e che oggi compie 60 anni. Buon compleanno! Insomma, la crescente rappresentanza della Colombia rappresentata poi ai livelli più alti da Juan Pablo Montoya, Carlos Munoz e oggi Tatiana Calderon ha avuto in Roberto il capofila, el Maestro de una nueva generacion!
Guerrero seguì tutta la trafila: scuola piloti Jim Russell, Formula Ford, F3. Nel 1980 si piazzò ottimo secondo nel super competitivo campionato inglese di F3, preceduto solo dallo svedese Johansson. Tempo dunque di passare alla F2, dove riuscì a vincere una gara, e già nel 1982 gli si prospettò infine l’opportunità della meta agognata: la F1. Fu la Ensign di Morris Nunn a offrirgli l’occasione ma per due anni il Team che navigava in acque finanziarie agitate – nel 1983 subentrò la Theodore Racing di Teddy Yip – gli diede più che altro modo di partecipare quasi per onor di firma, tra non qualificazioni, ritiri e piazzamenti nelle retrovie. Miglior risultato: ottavo al Gran Premio di Germania 1982.



Tramontati i sogni di gloria nella massima formula, Guerrero puntò sulla CART americana dove si distinse. Da segnalare il secondo posto alla 500 Miglia di Indianapolis 1984, gara leggendaria che non vinse per un soffio nel 1987. Un drammatico incidente nel corso di un test – uno pneumatico lo colpì alla testa – lo precipitò in coma per due settimane determinando l’impossibilità di lottare per il titolo che poteva essere certamente suo. Si riprese e tornò alle corse, dispose anche di un motore Alfa Romeo per la categoria  testato insieme a Bruno Giacomelli e, a conferma del feeling con Indy, nel 1992 centrò la pole position vanificata da un incredibile fuori pista nel pace lap. Ma il meglio era ormai alle spalle e chiuse la dignitosa carriera nella IRL nel 2001.



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