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HAPPY BIRTHDAY / ENRIQUE BERNOLDI 40 ANNI. AUGURI ANCHE DA COULTHARD? (VEDI MONACO 2001)

(19/10/2001) – Oggi compie 40 anni Enrique Bernoldi, brasiliano di Curitiba, origini italiane, ex pilota di F1, nel 2001 e 2002, al volante della Arrows motorizzata Asiatech. Diciamo subito che nella massima formula non ha lasciato traccia – mai in zona punti – ma ad onor del vero quella Arrows era in disarmo. Va altresì detto che non è proprio esatto dire non ha lasciato traccia… Nella memoria rimane il Gran Premio di Monaco 2001 quando ad appena 22 anni fu protagonista di un aspro duello in pista e fuori con l’allora pilota Mc Laren-Mercedes David Coulthard. Lo scozzese, quell’anno, si configurò come l’avversario principe di Michael Schumacher un anno prima divenuto campione del mondo con la Ferrari. L’altro alfiere delle monoposto anglo-tedesche, Mika Hakkinen, sembrava infatti aver perso motivazione.

https://www.youtube.com/watch?v=c_8EFr7DFng


MONACO 2001: I FATTI – A Montecarlo, Coulthard si giocò tutto in qualifica e ottenne la pole position, una quasi garanzia di vittoria sul circuito cittadino monegasco. Un problema tecnico, però, lo fece piantare sulla griglia, con tanto di sguardo infuriato verso i meccanici accorsi. La monoposto si riavviò e per Coulthard non rimase altro che inventarsi una clamorosa rimonta dall’ultimo posto, finchè non arrivò alle spalle dell’indomito Bernoldi, non doppiato. Il brasiliano difese la posizione e per 33 giri tenne caparbiamente dietro lo scozzese, sempre più nervoso, al limite dell’ira. Solo la sosta ai box sbloccò la situazione ma ormai era tardi per ottenere di più: David, alla fine, si classificò quinto, Bernoldi nono. Apriti cielo! Coulthard ebbe parole dure contro Enrique – lo avrebbe volentieri strozzato – e il boss Mc Laren Ron Dennis minacciò di farlo estromettere per sempre dalla F1! Enrique dirà: Se uno non riesce a sorpassarmi con una macchina più veloce di 2,5”al giro, il problema è suo”. Nel 2002 la sua carriera in F1 terminò per la “dipartita” della Arrows e riuscì a riassaporare la F1 ma solo in veste di collaudatore BAR e Honda. Auguri, Enrique!

 


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