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HAPPY BIRTHDAY / MIKA HAKKINEN 50 ANNI, PERCHE’ E’ STATO GRANDE

(28/9/2018) – Oggi Mika Hakkinen compie 50 anni: buon compleanno! Un campione fortissimo, corretto, il più rispettato dal ferrarista Michael Schumacher del quale è stato fiero rivale tra la fine degli anni ’90 e l’inizio di quelli 2000. I due campionati del mondo vinti da questo simpatico pilota finlandese, nel 1998 e 1999, per quanto meritati e importanti, da soli non rendono tutta la sua grandezza che, oltre l’innegabile talento, è stata anche mentale. Possedeva infatti la forma mentis vincente, caratteristica dei predestinati, dote dei grandi. Aveva cominciato a 5 anni sui kart, ha chiuso con 2 titoli mondiali e 20 vittorie e 26 pole. Ecco qualche chiaro esempio, sulla base di sue dichiarazioni e cronache del tempo:

1) Debuttò nel 1991 con la Lotus-Judd a Phoenix: quel giorno in attesa del via sulla griglia – 13° tempo, settima fila… – era convinto di poter vincere la gara (per la cronaca lo tradì il motore).
2) Cominciò la sua lunga e feconda avventura con la Mc Laren nel 1993, sostituendo il contestato Michael Andretti proprio quando il figlio d’arte colse il primo (e unico) podio in F1 a Monza. In una situazione oggettivamente difficile – la monoposto era inferiore alla Williams e Senna stava per lasciare la scuderia di Ron Dennis – Mika in Portogallo si qualificò davanti al blasonato brasiliano (!) e in Giappone salì già sul terzo gradino del podio. Senna capì subito la caratura del nuovo compagno di squadra e non gli concesse mai confidenza.
3) Solo una enorme forza di volontà gli consentì di riprendersi relativamente in fretta dal brutto incidente patito nel 1995 in prova ad Adelaide, dove a causa di uno pneumatico sgonfio si schiantò rovinosamente sulle barriere. La gravità delle ferite riportate per le quali entrò in coma – trauma cranico, frattura zigomo, lesioni alla lingua, denti rotti – sembrava addirittura aver compromesso il prosieguo della carriera ma in pochi mesi tornò più forte che mai (un altro spavento lo prese al Gp di Germania 1999 per l’esplosione di uno pneumatico).

4) Grande padronanza della vettura, solida fiducia nelle proprie capacità: Hakkinen resterà nella storia per l’incredibile sorpasso effettuato ai danni di Michael Schumacher nel corso del Gran Premio del Belgio 2000. Il ferrarista, in difficoltà, rintuzzava bene gli ultimi attacchi del finlandese che però colse al balzo un’occasione unica ma rischiosa: il doppiaggio di Zonta. Ebbene, Michael lo passò regolarmente a sinistra ma il finlandese inventò un doppiaggio da brivido a destra che annichilì il ferrarista.

Una dote, si è detto, ma nello stesso tempo proprio la sua capacità di concentrazione, di autoanalisi, di elaborazione dei dati, di ricerca incessante del miglioramento lo ha talmente logorato – ricordate il pianto dopo il ritiro al Gran Premio di  Monza 1999 ? – da indurlo ad appendere il casco al chiodo al termine della stagione 2001. Nonostante le offerte di Bar e Williams di riaverlo con loro nella stagione 2005, preferì il DTM dove con la Mercedes si tolse le ultime soddisfazioni.

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ANNIVERSARY / DIECI ANNI FA LA MORTE DI PAUL NEWMAN, ATTORE E PILOTA DOC

(26/9/2018) – ACTOR AND DRIVER: TEN YEARS AGO THE DEATH OF PAUL NEWMAN AT THE AGE OF 83. A dieci anni dalla sua morte causata da un tumore, Motor Chicche rende omaggio a Paul Newman, star di Hollywood ma anche appassionato genuino di corse: è stato infatti ottimo pilota, proprietario di Team e grande estimatore Ferrari (nel 2006 l’ultima visita a Maranello). Tutto ad alto livello, tutto con successo. Già come attore, nel 1969 interpretò la parte del driver Frank Capua nel film “Indianapolis pista infernale” che gli fece scoccare la scintilla.

Da lì, la partecipazione ai primi campionati locali con una Datsun – marca alla quale sarà molto legato – a gare IMSA e Tran-Am fino a leggendarie ed impegnative come la 24 ore di Le Mans dove nel 1979 si classificò secondo insieme a Rolf Stommelen e Dick Barbour su una Porche 935. Nel 1995, vinse la 24 Ore di Daytona in classe GTS, laureandosi così il pilota più anziano a vincere quella gara (sempre a Daytona, durante una sessione di prove, dieci anni dopo uscì illeso dall’incendio che distrusse la sua Crawford).
Ma Newman non si è limitato a provare il piacere di pilotare bolidi quanto anche a mettere in piedi team sempre ben organizzati e vincenti: dal primo PLN Racing alla Newman-Freeman (Indy, Can-Am, IMSA) fino alla Newman-Haas che vinse praticamente tutto a partire dal campionato CART 1984 con Mario Andretti al volante (poi toccherà a Michael Andretti, Nigel Mansell e Da Matta). Nonostante l’avanzare dell’età, non perse il gusto della guida. Corse ancora a Daytona nel 2005 e l’ultima volta nel 2007 a Lime Rock vincendo su Chevrolet Corvette una gara valida per il campionato SCCA. Un vincente assoluto, sia dietro la cinepresa che un volante qualsiasi. Solo il male ebbe la meglio, al termine di una lunga battaglia che si concluse il 26 settembre 2008. Aveva 83 anni.




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GIOVINAZZI – SAUBER, LA F1 NON E’ PIU’ UN SOGNO

(25/9/2018) – Per Antonio Giovinazzi, 24 anni, si è finalmente concretizzato il sogno da quando era un bambino: correre in F1. L’annuncio è arrivato poco fa da parte del Team Alfa Romeo Sauber: nel 2019 il pilota pugliese affiancherà Kimi Raikkonen formando una line-up che fa invidia a squadre molto più attrezzate economicamente. Dopo due anni di prestigiosa panchina Ferrari in veste di terzo pilota, con Giovinazzi in pista si colma la grave lacuna dell’assenza di un  italiano nella massima formula che dura dalla stagione 2012, da quando cioè non trovarono più posto un altro pugliese, Tonio Liuzzi da Locorotondo, e l’abruzzese Jarno Trulli.

VERSO MELBOURNE 2019 – Antonio ha dunque vinto la concorrenza innanzi tutto di Marcus Ericsson, lo svedese alla quarta stagione in Sauber, che come noto è pilota di riferimento della proprietà del team svizzero e infatti rimane terzo pilota e brand ambassador Ma anche altri piloti, visto la penuria di volanti disponibili, ambivano molto a quel sedile: Stoffel Vandoorne, per esempio. Fermo restando il fulgido e giovanile talento ormai riconosciuto che Giovinazzi può mettere a disposizione, evidentemente la forte lieson con la Ferrari, che fornisce la power unit, e la partnership tecnico-commerciale con Alfa Romeo, che elargisce un cospicuo sostegno finanziario, hanno avuto il loro ruolo e di questo va dato merito agli uomini del Cavallino e all’uomo che di più ha creduto in questo progetto tricolore: Sergio Marchionne. A Hinwil, Antonio troverà un ambiente molto familiare: nel 2017 con la Sauber ha già corso i Gran Premi d’Australia e di Cina al posto dell’infortunato Werlhein (e venerdì a Sochi prenderà parte alle FP1), con Raikkonen ha intensamente condiviso due anni a Maranello lavorando molto al simulatore anche per il finlandese e infine suo Direttore Tecnico in seno al Team è quel Simone Resta fino allo scorso maggio Chief Designer della Ferrari. In più, questa volta, Giovinazzi potrà adeguatamente preparare il nuovo debutto di Melbourne 2019 partecipando a tutti i test collettivi pre-stagionali. L’Italia, la Puglia, la sua Martina Franca non possono che esultare per questo annuncio. Antonio, da parte sua, non può che essere orgoglioso di se stesso che ha mosso i primi chilometri su un kart all’età di tre anni: i sacrifici vengono ripagati, i sogni si avverano.

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TROFEO LUIGI MANGIALARDI: LA GALLERY DELLE FORMULA SAE

(25/9/2018) – Una giornata all’insegna dei motori, dell’innovazione, dei giovani, del sole. Questo è stato il 1° Trofeo Luigi Mangialardi che all’Autodromo del Levante di Binetto (Bari), nel nome del compianto docente ordinario di meccanica applicata alle macchine e prorettore del Politecnico di Bari prematuramente scomparso lo scorso maggio, ha messo a confronto le monoposto di Formula SAE progettate dai brillanti studenti di cinque università. Poliba Corse, Unical Reparto Corse, Scuderia Tor Vergata, Salento Racing Team e Uni Perugia Racing Team si sono distinte per l’accuratezza delle vetture realizzate e per le soluzioni adottate: complimenti a tutti loro. Un’iniziativa benemerita e sicuramente da perpetuare andata in scena nell’ambito del BASS – Bari Automotive Summer School, voluta dal Politecnico di Bari e il Centro Studi Componenti per Veicoli SpA (CVIT del Gruppo Bosch) con l’obbiettivo di formare, potenziare e indirizzare giovani promettenti, interessati ad esplorare tecnologie avanzate nel settore automotive e di proporre nuove idee originali e creative. MA ECCO LA GALLERY DI SABATO 22 SETTEMBRE




UniCal Reparto Corse




Uni PG Racing Team



Salento Racing Tean

 
Scuderia Tor Vergata

E INFINE LA CRONO-GALLERY DEL POLIBA CORSE!

LA NUOVA PC5 2018 EVO RICHIEDE UNA ACCURATA MESSA A PUNTO >>
I LAVORI PROSEGUONO FEBBRILI (CON LA SUPERVISIONE DI LUCA LOIACONO)! >>
OK, FINALMENTE SI PUO’ ANDARE IN PISTA! >>
ULTIMI PREPARATIVI IN PIT LANE! >>
IL TEMPO STRINGE: IN PISTA, IN PISTA! >>
IL MOTORE RUGGISCE, IMPRESA COMPIUTA! >>
POLIBA CORSE VERSO NUOVI TRAGUARDI!!!! >>
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MOTOR GALLERY 2018, TRIBUTI A ENZO FERRARI E CARLO ABARTH

(21/9/2018)– Sipario pronto ad aprirsi per Modena Motor Gallery, salone internazionale dedicato al motorismo storico, in programma sabato 22 e domenica 23 settembre nei padiglioni di ModenaFiere e intitolato alla memoria di Don Sergio Mantovani, il cappellano dei piloti recentemente scomparso.
Temi portanti della sesta edizione sono i tributi dedicati alle figure di Enzo Ferrari, a 120 anni dalla sua nascita e di Carlo Abarth, nato 110 anni fa. Novità 2018 è l’area intitolata “Le radici del Futuro”, dedicata all’auto elettrica e alla sua evoluzione tecnologica sin dal 1832 con l’invenzione della prima carrozza elettrica, con particolare attenzione alle realizzazioni italiane. L’obiettivo della kermesse organizzata dalla Vision Up di Mauro Battaglia si conferma quello di creare il giusto mix tra cultura, passione e business nell’ambito del collezionismo dei motori. Annunciati quasi 400 espositori tra musei, club, dealer, ricambisti, specialisti di editoria e automobilia, e un’area dedicata ai più autorevoli artigiani della Regione.


DEDICATO A ENZO FERRARI – Per celebrare il “Drake” è stato ideato un originale progetto emozionale che prevede l’utilizzo della più avanzata tecnologia multimediale. Grazie a proiezioni 3D, immagini e video, i visitatori rivivranno infatti sua la storia nel contesto territoriale. Saranno inoltre esposte fotografie originali ed inedite dell’Archivio Panini. Su grandi monitor, poi, verranno diffuse le interviste ai personaggi che hanno avuto un ruolo importante nella storia dell’uomo Ferrari, contributi messi a disposizione dall’Archivio Fondazione Casa Enzo Ferrari. E ancora, sulle pareti dell’area tematica verrà proiettato un ologramma a grandezza naturale che raffigura Enzo Ferrari in una delle sue ultime interviste. Non mancheranno le vetture storiche: la Auto Avio Costruzioni 815, prima “creatura” di Ferrari costruita nel 1940 e attualmente custodita dal collezionista Righini, e la Ferrari 195/212 Inter Vignale, esemplare unico al mondo del 1951. Nell’area esterna di Modena Fiere, domani si terrà un raduno che coinvolgerà più di 100 auto del Cavallino.


DEDICATO A CARLO ABARTH – Altrettanto appassionante è il focus su Carlo Abarth, sinonimo di performance, grandi momenti sportivi e auto rimaste nella storia. La mostra in suo onore, nel padiglione C di ModenaFiere, in collaborazione con Scuderia Tazio Nuvolari Italia, si svilupperà attraverso l’esposizione di auto selezionate affiancate dal racconto dell’uomo che le ha create tra storie ed aneddoti come la dieta di mele che si impose per battere un nuovo record di accelerazione. Oltre alla mostra statica, sarà possibile assistere al raduno di Abarth 112 e alla presentazione del libro Non ti guiderò mai” scritto da Antonio Tomaini e Davide Cironi. Inoltre si potrà ammirare la splendida Abarth 750 Alemanno Spider, gentilmente concessa da Auto Classic srl. Domenica pomeriggio dopo una giornata sulle strade della provincia, sosta finale a Modena Motor Gallery di oltre 60 A 112 Abarth promosso dal Club Modena Corse e dal suo Presidente Alessandro Rasponi.


Durante Motor Gallery sarà lanciato il percorso di Alta formazione per tecnici restauratori del veicolo storico della durata di un anno e due corsi su tecniche di battilamiera applicate al restauro di veicoli storici realizzati in collaborazione tra ilDIEF Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari della Unimore, considerato tra i migliori politecnici in Italia, e la CNA attraverso il proprio centro di formazione CNI-ECIPAR.  Attenzione anche alle moto: tanti modelli che hanno fatto la storia degli anni 80 e 90 verranno esposti lungo la Galleria di Modena Motor Gallery grazie alla collaborazione dell’associazione Moto club2000. Il nostro è un salone dove è possibile respirare l’aria della passione, incontrare da vicino personalità del motorismo, vedere pezzi bellissimi e portare a casa qualche emozione e nuove idee”: Battaglia, nella presentazione a Milano, non poteva descrivere meglio quanto in scena da domani a Modena.
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BENTLEY FESTEGGIA I 100 ANNI CON UN CONCORSO DI DESIGN

(20/9/2018) – Nell’ambito delle celebrazioni del prossimo anno per il Centenario della sua fondazione, Bentley lancia un concorso di design riservato a giovani specialisti. I partecipanti dovranno creare in un singolo pezzo di arredamento o di illuminazione che rifletta il DNA del design Bentley, preveda l’uso di materiali pregiati e sia in grado di proiettare una visione per il futuro. Il pezzo dovrà essere ”desiderabile, iconico e commercialmente fattibile come un unico pezzo di arredamento e adatto a qualsiasi casa o ufficio in tutto il mondo”. Il progetto vincente sarà lanciato al Salone del Mobile di Milano 2019, insieme alla collezione Bentley Home, e una serie limitata di 100 pezzi sarà prodotta e venduta a livello globale.

Come partecipare? Occorre inviare una e-mail di iscrizione al concorso a: DesignCompetition@Bentley.co.uk con nome, indirizzo, e-mail, data di nascita e luogo di studio. Per maggiori informazioni e inoltre a disposizione il sito www.bentleymotors.com/BentleyHomeCompetition. L’iscrizione e l’invio del disegno (file pdf/dwg/jpeg, max 6 MB, a colori con una scala indicativa, materiali di dettaglio da utilizzare e finiture) deve avvenire entro le 17.00 GMT di venerdì 28 settembre 2018. Il vincitore verrà informato entro venerdì 19 ottobre 018.
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LA FERRARI CHE NON TI ASPETTI: MONZA SP1 E SP2

(19 settembre 2018) – La Ferrari sorprende tutti e, in occasione del Capital Markets Day, ha svelato le nuove Monza SP1 e SP2: una serie speciale limitata di un nuovo segmento denominato ‘Icona’, destinata ai clienti e ai collezionisti più appassionati e che nasce da un concetto ispirato alle più evocative vetture del Cavallino degli anni ’50 e dotata delle migliori tecnologie oggi disponibili. Come dimenticare le barchette da competizione, dalla 166 MM del 1948 capostipite del concetto di barchetta stesso, fino alle iconiche 750 Monza e 860 Monza: i trionfi nel Campionato Mondiale Sport hanno contribuito a creare parte della leggenda Ferrari.

Le Ferrari Monza SP1 e SP2 sono vetture uniche, completamente “en plein air”, con un design originale ed esclusivo, il miglior rapporto peso-potenza per una vettura in configurazione barchetta grazie all’utilizzo esteso di fibra di carbonio nella costruzione e dettagli specifici, come proiettori e luci posteriori, ruote e interni, che le impreziosiscono. Dotate del motore più potente mai uscito dai cancelli di Maranello, un V12 con 810 cv, raggiungono i 100 km/h  in 2.9 secondi, i 200 km/h in 7.9 secondi. La Ferrari Monza SP1 è stata progettata come monoposto stradale con un’identità fuori dagli schemi, in grado di far provare al driver un’esperienza di guida impareggiabile. La Ferrari Monza SP2 invece è la versione in configurazione biposto che, grazie all’eliminazione del tonneau cover e all’aggiunta di un secondo deflettore aria e di un secondo roll-bar, consente anche al passeggero di condividere la medesima emozione del conducente.

Il Centro Stile Ferrari ha concepito un design molto puro. Come accade per i modelli da competizione, l’intera scocca è stata costruita in fibra di carbonio rendendo le vetture  leggere e maneggevoli; molti degli elementi degli interni sono in carbonio a vista così da ottenere un aspetto sportivo e accattivante. Particolare attenzione è stata prestata al disegno delle porte, di dimensioni minime, che si dispiegano verso l’alto. Altrettanto importante è l’apertura in avanti dell’ampio cofano motore che integra anche i parafanghi, interamente in carbonio, mettendo così in mostra il poderoso motore V12. Per gestire i flussi aerodinamici attorno all’abitacolo in assenza del parabrezza è stato sviluppato un cupolino specifico denominato “Virtual Wind Shield” (brevettato) sul quale sono state applicate delle soluzioni innovative tali da carenare il quadro strumenti e il volante e deviare i flussi aerodinamici per mantenere il massimo comfort di guida.


In esclusiva per la clientela delle Monza SP1 e SP2 sono stati infine creati capi e accessori ispirati all’eleganza dei gentleman driver grazie a una collaborazione con due marchi iconici del mondo del lusso: Loro Piana e Berluti.

  
SCHEDA TECNICA SINTETICA >>>>>

MOTORE

Tipo                                     V12 – 65°

Cilindrata totale                    6496 cm3

Potenza massima *              603 kW (810 cv) a 8500 giri/min

Coppia massima *                719 Nm a 7000 giri/min


DIMENSIONI E PESI

Lunghezza                             4657 mm

Larghezza                              1996 mm

Altezza                                   1155 mm

Peso a secco**                       1500 kg (SP1), 1520 kg (SP2)

 

PRESTAZIONI

0-100 km/h                            2,9 sec

0-200 km/h                            7,9 sec

Velocità massima                  >300 km/h

 

CONSUMI/EMISSIONI CO2

In fase di omologazione

 

* Con benzina 98 RON

**Con contenuti opzionali di alleggerimento
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NUOVI BOLIDI 2019: LAMBORGHINI GT3 EVO E BMW iFE18

(18/9/2018) – NEW CARS 2019. Nuovi bolidi per il 2019 si presentano: è il caso della Lamborghini Huracàn GT3 EVO, per le competizioni GT, debutto in pista alla prossima 24 Ore di Daytona, e della BMW iFE 18 che esordirà nel campionato 2018/2019 di Formula E a dicembre ma si potrà vedere in pista già nei test di Valencia. Vetture innovative, prestazionali, bellissime. 

LAMBORGHINI GT3 EVO Lamborghini Squadra Corse, divisione Motorsport Lamborghini, ha sviluppato interamente a Sant’Agata Bolognese questa evoluzione che può essere subito ordinata e tutte le attuali GT3 possono essere aggiornate con un kit EVO dedicato.  Particolare attenzione è stata riservata all’aerodinamica, concepita in collaborazione con Dallara. Il carico aerodinamico ne risulta notevolmente aumentato a vantaggio della stabilità e inoltre si è ottenuta una riduzione della sensibilità del passo. Modifiche anche al frontale dove lo splitter presenta un bordo d’attacco pronunciato. Per quanto riguarda la cappa, la fibra di carbonio ora sostituisce la fibra di vetro. Nuovi recessi laterali, che ospitano due ampi ganci per garantire un elevato carico aerodinamico anteriore, caratterizzano il paraurti. L’ala posteriore è in fibra di carbonio, con estremità modellate in due torsioni che ottimizzano l’efficienza aerodinamica, aiutate dal diffusore con alette ridisegnate.

Il motore è un V10 aspirato da 5,2 litri derivato dall’ultima generazione di Huracán da strada, con nuovi alberi a camme e valvole in titanio per ottimizzare la guidabilità e fornire maggiore affidabilità nelle gare di durata. Varia anche la cinematica delle sospensioni anteriori, supportata da bracci non più in acciaio ma in alluminio billet, migliorando la fase di rollio e il collegamento tra i due assi. Aggiornamenti anche all’asse posteriore: nuovi mozzi, cuscinetti e semiassi con l’uso di treppiedi anziché giunti omocinetici per una maggiore efficienza di trasmissione e una facile manutenzione. Gli ammortizzatori Öhlins sono diventati a quattro vie, garantendo un controllo ottimale durante la fase di rollio, affrontando i cordoli alle alte velocità. L’elettronica beneficia dell’introduzione dell’Electro Hydraulic Power Steering (EHPS), già collaudato con successo sull’Huracán Super Trofeo Evo, con un interruttore per regolare il livello dell’assistenza del servosterzo durante la corsa. Anche l’ABS è nuovo, con l’adozione del recente Bosch ABS M5 per il controllo assoluto durante la frenata.


BMW iFE18 – BMW i Andretti Motorsport ha lanciato il guanto di sfida e ha presentato al BMW Welt di Monaco il proprio team in vista del campionato FIA Formula E ABB 2018/19: protagonista la BMW iFE.18. Il team continuerà ad essere guidato dal Team Principal Roger Griffiths con il pieno supporto del team Andretti Autosport e Michael Andretti. Piloti designati: il portoghese Antonio Felix da Costa e l’esperto collaudatore della Casa bavarese Alexander Sims. “Tutti da entrambe le parti si sono dedicati allo sviluppo della nuova Gen2 e non vedo l’ora di vederla in azione. Stiamo entrando non solo in una nuova era della Formula E, ma del motorsport nel suo complesso”, ha detto con enfasi il CEO di Andretti Autosport, Michael Andretti. La stessa tecnologia utilizzata per creare la BMW i3, l’auto medica ufficiale per il campionato ABB FIA Formula E, ha prodotto la trasmissione della nuova vettura.

Il team continuerà ad essere guidato dal Team Principal Roger Griffiths con il pieno supporto del team Andretti Autosport e Michael Andretti. “Non vedo l’ora di vedere BMW i Andretti Motorsport in pista nella quinta stagione. Credo che abbiamo i partner, i piloti e il personale giusto per competere ai massimi livelli”, ha dichiarato il CEO di Andretti Autosport, Michael Andretti. “Tutti da entrambe le parti sono stati dedicati allo sviluppo della nuova BMW iFE.18 e non vedo l’ora di vederla in azione. Stiamo entrando non solo in una nuova era della Formula E, ma del motorsport nel suo complesso “.  “L’esperienza di BMW risiede principalmente nel cuore del veicolo, la trasmissione. –  ha dichiarato a sua volta  il direttore della BMW Motorsport Jens Marquardt – Abbiamo detto ai tecnici di produzione che progettavano il motore elettrico e l’inverter: Dimentica tutte le considerazioni che avresti di solito in fase di sviluppo, e pensa solo alle prestazioni, alla massima efficienza, al minor peso. Quando abbiamo raggiunto quel punto, puoi pensare a come integrarlo nella produzione di serie in seguito. “I nostri ingegneri della BMW Motorsport hanno progettato l’assale posteriore incluso le sospensioni e hanno dovuto integrare la trasmissione nella parte posteriore della macchina da corsa. Le conoscenze acquisite in questo ambiente altamente competitivo passano direttamente allo sviluppo della produzione. Questa è la perfetta implementazione del nostro motto: dall’autodromo alla strada”.


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POST SINGAPORE GP / FERRARI, VETTEL: NON E’ TUTTO FINITO

(17/9/2018) – La F1 è strana. Se dopo Monza alla Ferrari si respirava aria pesante, il giorno dopo Singapore c’è vera frustrazione. Hamilton ha vinto di nuovo e allunga (+ 40 punti il suo vantaggio), Vettel scivola sull’ultimo gradino del podio e china mestamente la testa. Un anno dopo, Singapore regala le stesse sensazioni, amare per il Cavallino che pare aver perso la retta via. La pausa estiva non sembrava sfavorevole alla Rossa che si era ripresentata in pista a Spa con grinta e punti di forza tali da far gridare al rivale della Mercedes: “Devono avere qualche trucco…”. E qui è avvenuto il cambiamento: Wolff e Allison hanno saputo immediatamente correre ai ripari e a Monza tutto si è giocato sul filo del rasoio e sull’onda di imperscrutabili strategie Ferrari che alla fine hanno premiato Lewis. Ieri, invece, le monoposto di Maranello “non avevano il passo”, cadute in uno dei classici vortici nei quali, periodicamente, piombano proprio nel momento decisivo.  E il guaio è che ora Vettel non sembra più in possesso di quella tensione positiva necessaria per combattere altre sei gare e Raikkonen, alla fine modesto quinto, pare già un esterno e si capisce da come si permette di prendere in giro la stampa italiana (vedi inutile battibecco con Mara Sangiorgio di Sky). No, così non va. Ma, rendendo il giusto e sportivo omaggio al campionissimo Hamilton, una vera forza della natura, è veramente già tutto perduto?

ANCORA SEI GARE – La Ferrari può ritrovare il bandolo della matassa. Non dimentichiamo che nelle prove libere di Singapore le Rosse hanno condotto le danze e che la gloria di Spa non è poi così remota. Allora? Dopo che Jarno Trulli, in veste di commentatore TV8, ha azzeccato l’ipotesi che il comportamento di Raikkonen a Monza fosse dettato dalla delusione di essere stato appena congedato, voglio continuare a dare credito all’ex pilota abruzzese. “Evidentemente hanno provato qualcosa che non ha funzionato”, ha detto ieri. La Ferrari, unanimemente accreditata della più potente power-unit, si è resa conto che la Mercedes è progredita molto rapidamente su quel versante e deve aver legittimamente tentato qualcosa in altri settori col risultato, però, di aver perso molto in termini di equilibrio generale della SF71-H che non ha assicurato le consuete performances. Ieri si è tentata anche la carta “aggressiva” in fatto di strategia – ultra-soft invece delle soft per Vettel  – ma non ha pagato anche per l’ostruzione di Perez che ha fatto perdere tempo prezioso tanto da essere scavalcato anche da Verstappen. Il circuito non molto favorevole ai sorpassi ha fatto il resto. A sei gare dal termine, date queste condizioni ma senza sottovalutare la capacità di reazione dei tecnici di Maranello, forse ha ragione Vettel che nel week end asiatico ha detto: “Il mio primo avversario sono io stesso”.
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ADDIO A DON SERGIO MANTOVANI

Don Sergio insieme all’ex meccanico Ferrari Felice Di Vito

(15/9/2018) – Poco prima della mezzanotte è morto Don Sergio Mantovani, 91 anni, il cappellano dei piloti. Era degente all’Hesperia Hospital di Modena poichè la sua salute purtroppo era peggiorata e negli ultimi giorni la situazione è precipitata. Secondo le prime notizie, la salma dovrebbe essere trasferita oggi pomeriggio nella camera ardente in via di allestimento in un locale della Chiesa di Santa Caterina per ricevere domani, domenica, l’omaggio di autorità, parrocchiani, piloti, amici, concittadini tutti. Lunedì la tumulazione presso la tomba di famiglia a Magreta.

Motor Chicche gli aveva dedicato un post in occasione dei 90 anni e cliccando sul link si potranno rileggere le gesta che hanno reso famoso “Don Ruspa” al quale si confà perfettamente il sottotitolo del libro a lui dedicato: “Vita straordinaria del prete Formula 1″. Apprezzato da Enzo Ferrari e amico dei piloti, dai quali riceveva le confessioni più intime, Don Sergio resterà un pezzo di storia della frenetica, pazza e rischiosa Formula 1 alla quale aveva cercato fino all’ultimo di donare un ancoraggio a valori quali la fede e l’umanità.



https://motor-chicche.blogspot.com/2017/04/don-sergio-mantovani-90-anni-don-ruspa.htm