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DIECI ANNI FA A MONZA LA PRIMA VOLTA DI VETTEL E DELLA TORO ROSSO

(30/8/2018)MONZA F1, HOME RACE FOR TORO ROSSO AND IN 2008… Non solo Ferrari: anche per la Toro Rosso il Gran Premio d’Italia di F1 è la gara di casa. Monza dista non troppi chilometri dalla factory di Faenza da dove un tempo uscivano fuori le Minardi. L’anniversary – news è che a legare ulteriormente il Team capitanato da Franz Tost al circuito brianzolo è la sorprendente, storica e meritata prima (e unica) vittoria conquistata 10 anni fa con al volante un certo Sebastian Vettel (DT era l’italiano Giorgio Ascanelli, Berger comproprietario del Team).

Il 14 settembre 2008 pioveva, come pure durante le qualifiche, ma il giovane pilota tedesco, arrivato l’anno prima in sostituzione del giubilato Scott Speed, dimostrò subito di avere i numeri che lo hanno portato poi a vincere quattro volte il titolo mondiale e ad approdare alla Ferrari. Il trionfo di Seb – pole e gara, sempre in testa – fu tale anche a livello anagrafico: a 21 anni e 73 giorni divenne il più giovane vincitore di GP, record battuto da Verstappen a Barcellona 2016 (18 anni 7 mesi, 15 giorni). Oggi un simile exploit appare oggettivamente difficile ma la Toro Rosso motorizzata Honda si difende egregiamente e il francese Pierre Gasly si è messo così in evidenza da meritare la promozione in Red Bulll dal 2019 mentre il neo-zelandese Hartley difende con grinta il posto.


Alla vigilia del week-end italiano, ecco le interessanti considerazioni dei due simpatici piloti su ciò che li aspetta:

 

PIERRE GASLY: “Sono arrivato in Italia all’inizio di questa settimana e ho fatto un salto alla factory della Toro Rosso: non vedo l’ora di andare a Monza, anche se probabilmente sarà un weekend complicato per noi. Ma doveva esserlo anche Spa, eppure lottando duramente siamo riusciti a sfruttare al massimo ogni occasione e finire di nuovo a punti. Di Monza ho bei ricordi, perché nelle ultime due corse disputate lì sono stato in pole position, anche se quest’anno – a bordo di una monoposto di Formula 1 – sarà una sfida tutta nuova. La velocità massima di una vettura di F1 sulla pista più veloce dell’anno sarà un’esperienza nuova: gli ingegneri mi hanno detto che con il DRS e la scia dovremmo andare oltre i 360 km/h. Sarà una sensazione incredibile correre veloce su quei rettilinei e poi staccare forte in frenata. Si sente davvero la sensazione della velocità ed è una delle cose che rendono questa pista speciale. Avremo un pacchetto aerodinamico a bassa deportanza rispetto al normale e questo vuol dire che l’auto scivolerà un po’ di più, ma va bene così perché la chiave a Monza è essere veloci in rettilineo. Si va in pieno per quasi l’80% del giro, quindi è importante non perdere velocità nelle chicane. Per farlo, si deve fare un buon lavoro sui cordoli e avere una buona trazione in uscita di curva. Non vedo l’ora che inizi la nostra ultima gara dell’anno in Europa e spero di fare bene in quella che è anche la gara di casa del nostro team: tanta gente verrà dalla factory fino in pista per supportarci”.


BRENDON HARTLEY:  A Monza ho ottenuto buoni risultati: ho vinto una gara in Formula 2.0 nell’European Championship, ho ottenuto un podio in Formula 3 e ricordo di aver girato in LMP1, anche se non abbiamo mai corso lì. Monza è ricca di storia e non appena arrivi puoi percepire un’atmosfera speciale. Non vedo l’ora di guidare lì per la prima volta su una Formula 1. Monza è famosa per le velocità che si raggiungono, ma i piloti di Formula 1 sono abituati. Ammortizzatori e sospensioni sono così evoluti da rendere le macchine piuttosto stabili e le alte velocità meno evidenti. Ma penso che percorrere la chicane Ascari, la Parabolica e frenare a più di 350 km/h sia una grande esperienza, specie con il basso carico aerodinamico che tutte le squadre scelgono, portando un pacchetto specifico per questa pista. Quindi, le macchine saranno differenti da guidare per tutti. Forse questo potrà dare vita a una gara migliore, perché con meno carico si perde meno quando si è in scia agli avversari. Di solito, abbiamo tanto carico e molta aderenza, quindi tutte le correzioni che facciamo non sempre sono visibili agli spettatori, anche se in macchina si sentono parecchio. Quindi, su una pista come Monza, credo che anche questi aspetti diventino più evidenti. Le distanze di frenata si allungano e questo creerà delle opportunità di sorpasso, soprattutto perché è più facile bloccare i freni anteriori. In un certo senso sarà un po’ più difficile, ma certamente divertente. Anche il meteo è un fattore da tenere in considerazione. È una pista che non vedo l’ora di affrontare. Sarà una gara di casa per noi alla Toro Rosso, quindi mi aspetto di vedere sventolare molte bandiere tricolore”.

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