(22/8/2018) – GIOVINAZZI, ANY GIVEN FRIDAY. Ad agosto si sono spenti i motori ma si è acceso il mercato piloti F1 2019. Andiamo subito al dunque: tra Spa e Monza si saprà qualcosa riguardo il futuro di Antonio Giovinazzi? C’è quasi da impazzire, nell’attesa che si compia un destino scritto fin da quando era bambino che è quello di far parte della ristretta elite di piloti della massima formula. E perché no della Ferrari, della quale è già terzo pilota. Un atto di “coraggio” da parte del nuovo Presidente Camilleri sarebbe anche un atto di coerenza nei confronti della scelta effettuata a fine 2016 Sergio Marchionne che vide nel giovane pugliese sì un pilota italiano ma soprattutto “un pilota forte”. Parole sue. Ma tutto dipende dalla decisione, pare imminente, di confermare o meno Kimi Raikkonen per un altro anno a Maranello. Le “ultimissime” danno il finlandese ancora una volta meritorio di fiducia, complice anche l’avallo dell’amico Vettel. Ma non è detto. Quello che si può dire è semplicemente questo: Kimi ad ottobre compirà 39 anni e il giorno prima del suo compleanno, il 16, sarà disponibile il suo primo libro autobiografico “Tuntematon Raikkonen” scritto con Kari Hotakainen. Quel giorno, caso strano, è anche il compleanno di Charles Leclerc che è il candidato numero uno a prendere il suo posto. Ulteriore dato: con Seb e Kimi non si riesce a vincere il campionato Costruttori. Quando il tedesco sbaglia non sempre l’altro riesce a rimpiazzarlo a dovere e fatalmente mancano punti pesanti che, per esempio, Bottas è in grado di portare al mulino Mercedes.
Giovinazzi attende ma anche uno flemmatico come lui ha sentito il bisogno di mettere i puntini sulle “i”. Dopo la 24 Ore di Le Mans ha tenuto a precisare: “Bella esperienza ma non sono un pilota di GT”. Più recentemente ha detto chiaro: “Non sono un pilota di simulatore, il mio posto è in pista”, facendo intendere senza troppe perifrasi che un terzo anno in panchina, sia pur riserva di lusso, non è accettabile. Per lui, ormai è “ogni maledetto venerdì” (prendo spunto dal titolo del film interpretato da Al Pacino nelle vesti di un allenatore di football americano): chiamato a disputare le sessioni di free practice, continua a disimpegnarsi alla grande ma ogni meta conquistata non sembra garantirgli la sicurezza della vittoria (leggi contratto da pilota titolare). L’ultima news che ho letto sul web prefigura questo scenario: Raikkonen un ultimo anno in Ferrari, Leclerc alla sempre più competitiva Haas e Giovinazzi all’Alfa Romeo Sauber per la quale tra l’altro ha già corso due gare ad inizio 2017 (Australia e Cina). Non so se andrà così ma per il pilota di Martina Franca non sarebbe male – anche se non ho capito il diritto di precedenza accordato al monegasco, bravissimo ma a detta degli esperti ancora acerbo – e così il ritorno di un italiano in F1, anni dopo l’ultima esperienza con Trulli e Liuzzi, si concretizzerebbe. In tal caso, magari, i due gioiellini di casa Ferrari potrebbero giocarsi il posto in sella al Cavallino sulle rispettive monoposto diverse spinte dal turbo di Maranello e vinca il migliore!
P.S.: Come noto, Daniel Ricciardo ha clamorosamente deciso di non rinnovare con la Red Bull per abbracciare il progetto Renault. Si ringrazia il pilota italo-australiano per aver ascoltato il consiglio di Motor Chicche…. https://motor-chicche.blogspot.com/2018/07/ricciardo-vai-alla-renault-se-la-ferrari-non-ti-vuole.html
P.S. 2: Williams o Mc Laren per Grosjean se lascia la Haas ? Ma attenzione: alla Williams attende sull’uscio Kubica e bussa alla porta Ocon.