(3/8/2018) – La mancata conquista del titolo mondiale 2008 da parte di Felipe Massa, allora alla Ferrari, fu dovuto al famoso sorpasso in extremis di Hamilton ai danni di Glock a Interlagos ma anche al clamoroso, amarissimo ritiro a tre giri dal termine del Gran Premio di Ungheria, mentre era in testa, il 3 agosto di 10 anni fa. Quell’episodio così negativo per il brasiliano, si trasformò nell’unica gioia, leggi prima e unica vittoria, di Heikki Kovalainen, il finlandese appena riconfermato alla Mc Laren e compagno di squadra di Lewis Hamilton in lizza per il titolo.
LA GARA – La lotta, quell’anno, era ristretta alle due Ferrari di Massa e Raikkonen, campione del mondo in carica, e al giovane inglese Hamilton che dopo gli screzi dell’anno prima con Alonso, “fuggito” alla Renault, era divenuto l’assoluto punto di riferimento del team inglese, forte del suo accertato talento e della ferrea considerazione del suo mentore Ron Dennis. Al termine delle qualifiche, le due Mc Laren, con Lewis in pole, monopolizzarono la prima fila, seguiti da Massa e Kubica (BMW Sauber) e Glock (Toyota) e Raikkonen. Ma Felipe era comunque in grande forma e la F2008 molto competitiva: con un balzo felino allo start si portò in testa continuando a condurre autorevolmente la gara. Perfetti i due pit-stop e un po’ di fortuna per la foratura di cui fu vittima Hamilton che dovette raggiungere il box molto lentamente finendo per attardarsi (alla fine sarà 5°): tutto sembrava andare per il verso giusto. A tre giri dalla bandiera a scacchi, invece, sul rettilineo di arrivo la doccia fredda: un problema al motore ammutolì la Rossa e il suo pilota. A beneficiarne, il regolare numero due della MC Laren, quel Kovalainen che in terra d’Ungheria, in una assolata domenica d’agosto, trovò così il suo unico successo della carriera (e fu anche il 100° pilota ad affermarsi).