(27/7/2018) – Ieri Riccardo Patrese è stato autore di un testa-coda durante le qualifiche alla 24 Ore di Spa, classe Pro-Am, ma il pilota padovano, protagonista di questo clamoroso ritorno…al futuro, è su di giri. Si tratta solo di prendere ulteriore confidenza con la NSX GT3 schierata dalla Castrol Honda Racing e, alla bella età di 64 anni nonchè con 21 anni di digiuno racing (vedi 24 Ore Le Mans 1997 con la Nissan), ci può stare. Una decisione coraggiosa, quella di Riccardo, come fu coraggiosa la scelta di dire no a Frank Williams che nel 1994, nei giorni successivi l’incidente mortale di Senna, aveva pensato al padovano, ritiratosi a fine ’93, per riempire quel vuoto enorme. Ma il tempo è passato e il titolato pilota italiano – in F1 6 vittorie, 37 podi, secondo posto assoluto nel 1992; primo alla 1000 Km di Spa nel 1985 – si è dedicato ad altro ma sempre con un occhio particolare al motorsport, compreso il figlio Lorenzo che ripercorre le sue orme. E’ infatti impegnato nel Campionato Italiano ACI Kart e nella Iame Series Italia per il Team Driver Racing Kart e, come il padre provetto sciatore, non disdegna puntate in altre discipline sportive: ha appena partecipato al Campionato europeo Giovanile di equitazione a Fontainebleau.
HONDA NSX GT3 – Ma torniamo all’attualità. Come noto, Patrese condividerà l’abitacolo della super car giapponese – motore V6 bi turbo da 3.5 litri – con Loic Depailler. Sì, è proprio il figlio del compianto Patrick e, dopo aver dato retta al suo DNA impegnandosi negli anni ‘90 in F. Renault, FIA Sports Car Cup e Grand-Am (più recentemente in GT Cup e alla Le Mans Classic), è oggi uno stimato giornalista/editore dell’edizione francese di Top Gear Magazine. Good luck anche a lui. La vettura a disposizione dei due piloti – l’equipaggio ufficiale è composto da Bertrand Baguette ed Esteban Guerrieri – è entusiasmante. Dopo aver debuttato nel 2016, NSX GT3 ha vinto in Nord America l’IMSA WeatherTech Sports Car Championship e il Pirelli World Challenge. JAS Motorsport, storico partner Honda, è responsabile dell’assemblaggio, fornisce a Spa l’assistenza tecnica. “L’auto offre grande maneggevolezza – ha detto Patrese – ed è piacevole da guidare nei tratti veloci e nelle curve più lente. Sono entusiasta all’idea della gara, dell’auto e di lavorare di nuovo con un Team per respirare l’atmosfera di una corsa”.