(30/3/2018) – Auguri di buon compleanno (e buona Pasqua) a Eddie Jordan che oggi compie 70 anni! Che dire di questo eclettico irlandese di Dublino che da pilota di kart, evidentemente non troppo talentuoso, è presto passato dall’altra parte, al muretto? Per mutuare la descrizione che Enzo Ferrari fece di Clay Regazzoni (la ricordate?) direi: buon viveur, scaltro businessman, brillante musicista, super animatore, charity fundraiser e, a tempo, perso, team manager. Il Team ha certamente ottenuto ottimi risultati, dalla British F3 alla F.3000 (campione nel 1988 e 1989), alla F1 (dal 1991 al 2005 quattro vittorie, nel 1999 in lotta per il titolo!) ma col tempo è prevalsa la sua spiccata indole affaristica che ha fatto la fortuna sua e di molti piloti ma per altri ha anche significato perdite di tempo e cocenti quanto amare delusioni (vero, Pantano?). Piloti lanciati (la maggioranza)? Eccone alcuni: Michael Schumacher, Damon Hill, Alesi, Barrichello, Irvine, Brundle e scusate se è poco. Le difficoltà crescenti, gli scarsi risultati lo indussero a fine 2005 a cedere il materiale al magnate Alex Schneider che iscrisse la Midland F1, di brevissima durata. La Jordan divenne quindi Spyker e poi Force India. Eddie Jordan, invece, è sempre lo stesso: gaudente e istrione è rimasto nell’ambiente e lo vediamo salire sui podi della F1 o sentiamo commentare ai microfoni TV risultati e protagonisti di quel mondo di cui è stato grande, inimitabile attore.
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