(30/10/2017) – Hamilton ha vinto, evviva Hamilton. Ma in questo finale di stagione in F1 stiamo assistendo a situazioni, eventi, comportamenti che lasciano abbastanza perplessi. Cosa succede? Cose strane. Piloti competitivi che, improvvisamente, non vedono più il traguardo o non riescono a lottare come potrebbero. Altri in situazioni involutive preoccupanti. Un mercato piloti basato su considerazioni dei Team che non sempre appaiono chiare o totalmente condivisibili. Insomma, un po’ di tutto e, tutto sommato, un po’ di pepe sulle ultime due gare del Mondiale 2017: Interlagos e Abu Dhabi.
Ecco, intanto, qualche elucubrazione che solletica le menti di molti appassionati:
Ecco, intanto, qualche elucubrazione che solletica le menti di molti appassionati:
Il calo repentino di Bottas nel finale di stagione. “Non riesce ad adattarsi alla monoposto”…
Mexico GP: Vettel forsennata rimonta, Raikkonen pacioso in terza posizione.
Verstappen superiore a tutti (Mercedes compresa!), Ricciardo bersagliato da guai tecnici
La morìa dei motori Renault (tranne uno)
Perez che nel suo Messico viene surclassato dal compagno di squadra Ocon
Passi per Kubica, ma la Williams che intende rinunciare a Massa per Werlhein o Ericsson…
Alonso: ok la F1, ma il pensiero è a Le Mans (e Daytona)…
Kvyat torna, fa punti…e viene congedato alla Marko-maniera
Grosjean nervoso e inconcludente come mai
Sauber: to be or not to be un team satellite Ferrari?