(4/8/2017) – Una gara epica, il quinto mondiale di Fangio, l’addio Maserati. Il Gran Premio di Germania del 1957, che si corse giusto 60 anni fa al Nurburgring, resta una pietra miliare della F1. La strepitosa vittoria di Fangio, sull’altrettanto strepitosa Maserati 250F, consentì all’argentino di conquistare matematicamente il campionato e di conseguire vette mai raggiunte prime: il quinto titolo, l’entrata di diritto nella leggenda. La lotta, all’epoca, era con la Ferrari che aveva lasciato l’anno prima al culmine di un rapporto mai idilliaco con il Drake. In più, Fangio aveva ormai deciso di ritirarsi a 46 anni suonati e intimamente turbato dalla scomparsa di tanti colleghi, ultimi dei quali Castellotti e De Portago. Quel 4 agosto 1957, sul circuito più difficile e pericoloso, diede l’ultima prova della sua immensa classe. Insidiato dalle Ferrari di Hawthorn e Collins, optò per una strategia con una sosta ai box. Il pit-stop andò ben oltre il già lungo cronometraggio dell’epoca e, al rientro in pista, lamentava quasi 50 secondi di svantaggio da Collins. Ebbene, con una impressionante condotta di gara costantemente veloce – battè il record sul giro 9 volte, 7 volte consecutivamente – non solo raggiunse e superò l’americano del Cavallino ma con estrema audacia rimise dietro anche Hawthorn. Un apoteosi, ma in quella occasione Fangio snaturò il suo stile di guida estremamente redditizio, metodico e pulito. Alla fine, infatti, disse: “Ho guidato come non mai in tutta la mia vita, non credo di essere in grado di ripetere quello che ho fatto oggi”. Come detto, fu l’ultima vittoria ufficiale della mitica Maserati, in F1 fin dal 1950, in seguito in pista solo in forma privata.
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